Twizel è il nome di un paesino nella Nuova Zelanda, ma è anche la saga di Francesca Caldiani, arrivata in libreria nel 2017 con L'Altra Parte, primo volume edito per La Corte Editore. Reverso è il secondo e conclusivo libro che, a un anno di distanza, esce per lo stesso editore e chiude le vicende lasciate in sospeso di Carly, Oliver e i fratelli Brydon. Se ancora non avete letto il primo volume della saga, di cui trovate alcuni spoiler doverosi nel riallacciare la trama dei due libri, lasciatevi convincere dalla nostra recensione firmata da Irene Grazzini.

Twizel

Twizel

Articolo di Irene Grazzini Lunedì, 8 gennaio 2018

Edito da La Corte Editore, il nuovo sci-fi young adult made in Italy firmato da Francesca Caldiani.

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Dopo aver abbandonato il Rifugio e aver sconfitto Frankie, Carly è obbligata ad andare avanti da sola, mentre Cooper riporta indietro un Oliver in fin di vita che ancora non ha risvegliato i propri ricordi. Senza, è impossibile per il ragazzo sopravvivere nell'Altra Parte, il mondo virtuale dove è la mente a comandare ogni cosa, anche la morte.

Carly, giovane ragazza tormentata dai compagni di scuola a ogni occasione, dopo aver scoperto l'esistenza del luogo dall'altra parte del lago Pukaki e che quella che credeva la sua migliore amica, Lauren Brydon, aveva in realtà manipolato i ricordi di tutta Twizel, condannandola a una vita infelice, si ritrova a dover affrontare Lauren nel Percepito, un luogo che è quest'ultima a comandare secondo la propria volontà.

Tuttavia, per affrontarla dovrà prima recuperare i propri ricordi e convincere il fratello di lei, Bentley, che sua sorella gli ha fatto il lavaggio del cervello, come lo ha fatto agli abitanti del paese.

Nel frattempo, Oliver combatterà la propria battaglia per sopravvivere nell'Altra Parte e Cooper riemergerà dal Pukaki per continuare le indagini nel tentativo di scoprire il piano di Lauren prima che questa possa metterlo in atto.

Una storia convincente e ben congeniata, costruita per dare al lettore gli indizi solo nel momento in cui è la scrittrice a volerlo. I colpi di scena sono ben disseminati lungo la trama e il finale lascia a bocca aperta.

Anche nel definire i protagonisti Caldiani fa un ottimo lavoro. Il libro è un continuo viaggio nella psiche e nei ricordi di Carly e Oliver, che vengono ripetutamente messi a nudo davanti a se stessi e al lettore. Anche i personaggi secondari offrono spunti di riflessione interessanti, pur non raggiungendo la completa maturità attraverso i due volumi.

Twizel è una storia di amicizia, amore e psiche. Queste tre sono le componenti che non mancano mai. Le ritroviamo fin dal primo volume, nell'amicizia tra Carly e Lauren o tra Oliver e Bentley. Nell'amore di Carly per la madre, morta qualche anno prima, e per la nonna, che si prende cura di lei. Ma anche nella relazione tra Oliver e Carly: l'amicizia che si instaura tra i due si tramuta in amore, o meglio si riscopre tale. I due avevano dimenticato, per colpa di Lauren, ciò che già provavano l'una per l'altro.

In particolare, in Reverso viene fuori molto chiaramente l'importanza della memoria. L'Oliver di prima che Lauren modificasse i ricordi dell'interno paese era, e torna a essere, completamente diverso dallo spietato bullo che non perde occasione di far soffrire Carly appena la incontra. E questo è solo un esempio di come la memoria ci plasmi. L'autrice ci pone davanti a una domanda fondamentale: con ricordi diversi, saremmo persone diverse? Di conseguenza, la saga TwizelReverso in particolare, ci fa riflettere su come la memoria giochi un ruolo fondamentale nelle nostre vite e come, senza, saremmo qualcun altro.

Per chi vi scrive, Reverso non può decisamente mancare tra le letture di questo inverno, ma solo dopo aver recuperato L'Altra Parte!