Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina
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Con queste parole nel 1986 Roberta Rambelli iniziava Le nebbie di Avalon, traduzione di un romanzo, The Mists of Avalon, pubblicato da Marion Zimmer Bradley quattro anni prima. Una riscrittura del ciclo arturiano in chiave femminista con protagonista Morgana la fata, mai vista troppo bene nei testi antichi, che aveva mostrato una nuova spiritualità incentrata sulla consapevolezza che con il nostro pensiero, noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda
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Il romanzo, scritto dopo aver deciso che era tempo di smettere di giocare sempre sul sicuro scrivendo opere di cassetta
, come l’autrice stessa ha affermato nei ringraziamenti finali, nel 1984 ha vinto il premio Locus come miglior romanzo fantasy ed è stato il maggiore successo della scrittrice.
In seguito Zimmer Bradley ha scritto altri romanzi caratterizzati dalla medesima spiritualità e legati, in modo più o meno diretto, a Le nebbie di Avalon. Queste opere costituiscono il Ciclo di Avalon: Le luci di Atlantide, Le querce di Albion, La signora di Avalon, La sacerdotessa di Avalon, L’alba di Avalon, La dea della guerra e La spada di Avalon. Gli ultimi tre romanzi sono stati scritti da Diana L. Paxon, già collaboratrice di Zimmer Bradley, dopo la morte di Marion, sulla base di conversazioni fra le due scrittrici.
Nel 2001 Le nebbie di Avalon è stato trasposto in una miniserie televisiva in due puntate diretta dal regista tedesco Uli Edel.
A distanza di 32 anni dalla prima edizione italiana HarperCollins ne ha pubblicato una nuova edizione, interamente tradotta da Flavio Santi. Come spiega una nota presente all’interno del primo volume, Nella presente edizione l’Editore ha deciso di presentare l’opera nella sua versione integrale, finora mai pubblicata in Italia, divisa in due volumi e in una nuova traduzione. Anche solo sfogliando le prime pagine si nota come la nuova edizione sia aperta da un elenco dei personaggi in precedenza assente e che il prologo sia più lungo di oltre un terzo rispetto alla vecchia versione, e questo considerando solo il brano finale in più e non tutti i piccoli tagli apportati da Rambelli nelle singole frasi. Un’altra modifica riguarda la forma dei nomi, rimasta uguale all’originale e non più italianizzata.
Il nuovo volume comprende le prime due parti del romanzo, Signora della magia e La Suprema Regina, le altre due parti, intitolate nella vecchia traduzione Il Re Cervo e Il prigioniero della quercia, costituiranno il secondo volume, che arriverà in libreria all’inizio del 2019.
La sinossi
Ai miei tempi mi furono dati diversi nomi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina…
Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con sé stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l'epica storia dell'ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l'Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie. È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l'imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l'uomo destinato a salvare il regno e a portare la pace e l'unità tra i popoli. È una profezia a cui Igraine, stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, cerca di ribellarsi con tutta se stessa. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine.
Scritto nel 1979, Le nebbie di Avalon è un classico intramontabile, che parla di donne nelle quali ciascuna di noi potrebbe trovare un pezzo di se stessa.
L’autrice
Marion Zimmer Bradley, nata ad Albany il 3 giugno 1930, è stata una delle autrici più importanti della narrativa fantastica, con opere tradotte in oltre venti lingue. Nel 1949 Marion Eleanor Zimmer sposa Robert Alden Bradley. Il matrimonio dura una quindicina d’anni ma Marion, che aveva già iniziato a costruirsi la sua fama come autrice di fantascienza, mantiene il cognome dell’ex marito. In seconde nozze sposa Walter Breen, da cui divorzierà nel 1990.
Laureata in lettere, per diversi anni lavora presso l’Università di Berkeley, in California.
L’esordio nella narrativa risale al 1952 con il racconto Innesto centauriano, successivamente apparso nell’antologia Le più belle storie di Marion Zimmer Bradley, il primo romanzo, I falconi di Narabedla, è del 1957. L’anno successivo con Le foreste di Darkover inizia quella che diventerà nota come la Saga di Darkover, comprendente oltre venticinque romanzi, alcuni scritti da altre autrici dopo la morte di Zimmer Bradley. Nel 1983 pubblica quello che diventerà la sua opera più famosa, Le nebbie di Avalon. Il 25 settembre 1999 muore a causa di una attacco cardiaco, l’anno successivo le viene conferito un World Fantasy Award alla carriera.
Marion Zimmer Bradley, Le nebbie di Avalon. Parte prima (The Mists of Avalon, 1983)
Traduzione di Flavio Santi
HarperCollins Italia – Pag. 600 – 22,00 € – Ebook 9,99 €
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