Ritornano nella collana Gotica edita da Skira, alcuni classici della letteratura horror, con figure seminali per la letteratura mondiale.
Oggi vi presentiamo Il Golem di Gustav Meyrink, un libro di mistero, alchimia e cabala sullo sfondo di una Praga magica, mirabilmente descritta. Un "romanzo onirico" come lo ha definito Borges.
La quarta di copertina
Mistero, alchimia e cabala sullo sfondo di una Praga magica. Un testo che per qualità letteraria si affianca ai maestri della letteratura mitteleuropea.
Il Golem, essere artificiale creato dalla magia del Rabbino Loew, riprende vita grazie allo scambio di un cappello nel Duomo di Praga, squarciando il velo che separa il mondo reale da quello segreto e oscuro dei sogni. Il Golem, cui una parola infilata tra i denti conferisce una vita provvisoria e cui la stessa parola, privata della prima lettera, spegne l’esistenza (Emeth – verità, Meth – morte).
L'autore
Gustav Meyrink (1868-1932), pseudonimo di Gustav Meyer, era figlio illegittimo del barone Karl von Varnbüler, ministro del Württemberg, e di Marie Mayer. Dopo un’iniziale carriera di banchiere, si dedicò alla letteratura, all’occultismo, all’esoterismo, alla magia e allo spiritismo.
Il Golem (1915) è il suo romanzo più importante e di maggior successo.
Gustav Meyrink, Il Golem
Traduzione di Carlo Mainoldi
Skira, Collana Gotica, pagg. 272, 20,00€
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