A Lucca Comics & Games 2018 La Corte Editore ha portato la sua scuderia di autori italiani e le sue novità editoriali fantasy e sci-fi.
Il 2 Novembre in sala Ingellis l'editore Gianni La Corte ha presentato il secondo volume di Mondo in Fiamme – Requiem d'Acciaio, di Edoardo Stoppacciaro.
Stoppacciaro lavora anche come doppiatore. Oltre al personaggio di Robb Stark de Il trono di spade ha doppiato I Borgia, Grey’s Anatomy, Spartacus, Abraham Lincoln Vampire Hunter, Cattivissimo Me, Pacific Rim”, Warcraft, Ratatouille.
Con Requiem d'Acciaio continua la serie di Mondo in Fiamme e Stoppacciaro ha letto un passo del romanzo in cui si presenta il nuovo personaggio di Arlan.
Allo stand di La Corte Editore nel padiglione Games abbiamo incontrato gli altri autori della scuderia, in particolare Francesca Caldiani, che abbiamo già conosciuto grazie alla sua serie di Twizel-L'Altra Parte e Twizel-Reverso.
Twizel - Reverso
La recensione del secondo volume della saga Twizel, scritto da Francesca Caldiani ed edito da La Corte Editore.
LeggiEleonora Rossetti era in fiera per firmare le copie del suo Chimera e ci ha concesso una breve intervista, raccontandoci la sua esperienza di scrittura.
Scrivo da sempre. Fin da bambina scrivevo storie e otto anni mia madre, disperata, mi regalò una macchina da scrivere per evitare che le imbrattassi tutti i fogli. Ho cominciato a scrivere fantasy e e frequentavo forum di settore come fantasyitalia.it dove c'erano molti altri appassionati, scrivevo con loro a quattro mani per divertimento. Il mio primo romanzo, scritto appunto a quattro mani, è stato Damnation, pubblicata da Nero Press. Da sola ho scritto Il Cacciatore di Ombre, scoperto durante un workshop organizzato da La Corte Editore e pubblicato nel 2015. Dopo mi è venuta l'idea di Chimera, un fanta-thriller. Ora sono al lavoro su una trama a metà tra fantasy e sci-fi post-apocalittico.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Tutto per me è ispirazione, dal fantasy di Tolkien per l'epicità, a King per come sa rendere storie horror senza renderle splatter, Abercrombie… di un libro mi piace soprattutto il world-building. Ogni ambientazione che si costruisce richiede un attento lavoro per renderla verosimile. Ho infatti studiato molto per scrivere il setting di Chimera, e già ero avvantaggiata perché sono una programmatrice di software.
Quale tecnica narrativa hai usato nei tuoi romanzi e perché?
Preferisco la terza persona. In prima persona temo di limitare la mia visione, perché mi piace trattare diversi e multipli personaggi. Per questo la terza persona è più efficace, voglio far vedere quello che il personaggio prova, non che lo dica.
Come è stata la tua esperienza a Lucca Comics & Games?
Vengo a Lucca Comics & Games fin dal 2007 come appassionata, come ospite dal 2015. È diverso viverla come autrice, dietro uno stand, è come guardare la manifestazione attraverso una finestra, ma ciò mi dà la possibilità di incontrare e conoscere i fan, nonché trovare persone con la mia stessa passione.
Dato che sei una giocatrice di ruolo, pensi che questa tua passione abbia influito nella tua scrittura?
Da appassionata giocatrice di ruolo, comprendo le difficoltà del master che deve gestire una storia senza sapere cosa faranno i giocatori. Giocare di ruolo aiuta a rendere vivi i personaggi e questo si riflette nella scrittura, nella creazione dei personaggi. Inoltre il GdR ha delle regole, così come ha regole il mondo che creiamo nei romanzi.
Allo stand di La Corte Editore abbiamo incontrato anche il giovane Francesco Ghirardi, autore della serie di Bryan (prima pubblicata da Newton Compton Editore e adesso da La Corte). Ghirardi ha portato a Lucca il volume conclusivo della sua serie, Il Creatore del Caos. La serie, racconta l'autore, è ispirata a una vacanza che lui stesso fece in Val di Susa quando aveva quattordici anni, ma in seguito ha subito un'evoluzione di contenuti e stili fino alla sua versione definitiva e all'ultimo volume.
Come ci si sente a portare il volume conclusivo della tua saga a Lucca Comics & Games?
Ho iniziato a scrivere Bryan quando avevo quattordici anni e ne sono passati altrettanti: ho passato metà della mia vista su questa serie e, dopo dieci anni di pubblicazione, mi sembra di aver finalmente chiuso un cerchio. Poi spetta ai lettori la sentenza… Quindi sento anche un po' di nostalgia, soprattutto quando incontro lettori che prima avevano undici anni e adesso vengono allo stand con la barba.
Al momento Ghirardi si occupa principalmente di traduzione letteraria e ha tradotto The Last Girl di Joe Hart.
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