In occasione di Lucca Comics & Games 2018, in un educational che si è tenuto a Villa Gioiosa il 3 Novembre, è stata presentata la beta del nuovo GdR Berlin, tratto dall'omonima serie di romanzi scritti da Fabio Geda e Marco Magnone ed editi da Mondadori. All’incontro erano presenti anche i creatori del gioco Daniele Leotta, Giulia Chiantia e Tommaso Sarasini.
I libri
La storia è ambientata nella Berlino Ovest del 1978, dove tutti gli adulti sono stati sterminati da un misterioso virus. Gli unici superstiti sono dei ragazzi che devono sopravvivere e si sono organizzati in cinque gruppi rivali, ognuno con il nome di un quartiere di Berlino: Harvel, Gropiusstadt, Zoo, Reichstag, Tegel.
Gli autori si sono ispirati a Hunger Games e Divergent e hanno voluto scrivere una distopia ambientata in Europa, in particolare a Berlino.
Ogni gruppo ha valori e priorità diverse perché in questo scenario ogni ragazzo reagisce in modo diverso: chi con rabbia e la decisione di godersi il poco tempo che resta (come i Tegel), chi con solidarietà (come i Gropiusstadt).
Il GdR
Il GdR ispirato a questa ambientazione è ancora in fase beta e l'educational funge da playtest. Il gioco è per 3-5 giocatori ( e già questa è una scelta strana e discutibile per un gioco di ruolo e più adatto piuttosto a un gioco da tavolo), e richiede soltanto dei dadi da 6 facce (d6 per i role players), una scheda pg, una scheda avventura e una mappa a caselle di Berlino.
Prima cosa si crea la squadra, scegliendone lo scopo: esplorativa, da combattimento, da cacciatori di risorse. Da qui poi si creano le relazioni tra personaggi e infine i personaggi. Di nuovo, un percorso al contrario rispetto ai GdR classici, dove la base è proprio la creazione individuale del personaggio.
Nella mappa ogni casella rappresenta un ostacolo da superare, che può essere di tre livelli di difficoltà (semplice, medio, difficile). A ogni ostacolo i giocatori tirano i dadi per ottenere un vantaggio e quindi riuscire a procedere. Il successo è quando si ottiene 5 o 6 sul d6. Se si ottengono più successi di quelli ottenuti dal master, l'ostacolo viene superato (quando allora sarebbe più semplice inserire delle classi di difficoltà senza il tiro di dado del master).
I punti fatica rappresentano la barra di vita dei giocatori e sono condivisi nella squadra. Sono dieci in totale e si perde un punto a ogni svantaggio. Esauriti i punti fatica, l'avventura fallisce.
I personaggi hanno caratteristiche, abilità, virtù, paura, ricordo e valori.
Le caratteristiche sono 10 punti da ripartire tra astuzia, coraggio, vigore, ingegno e socialità; ogni punto rappresenta un dado da tirare alla prova.
e abilità forniscono un dado aggiuntivo e sono "chi ero", "chi sono" e "chi voglio diventare".
Virtù permette di tirare un dado aggiuntivo.
Paura rimuove un dado dalla prova.
Ricordo è simile a un resolve point di Starfinder: può essere speso per ottnere un successo aggiuntivo.
Valori: ogni fazione ha dei valori e per appartenere a una fazione bisogna avere almeno 2 valori in comune.
Queste sono le regole, poi siamo passati al playtest ai tavoli a piccoli gruppi.
Le impressioni che sono derivate da questa prima occhiata al GdR è che al momento appare un po' acerbo, con regole e dinamiche più simili a un gioco da tavolo e a un GdR. La volontà dei creatori di fornire un gioco semplice anche a chi non ha mai giocato di ruolo sembra fornire piuttosto un gioco semplicistico. Il gameplay basato tutto sulla strategia di squadra, poi, è un limite che tutti i giocatori di ruolo sentiranno, in quanto sembra limitare la libertà di creazione e soprattutto di azione del personaggio, che in pratica non fa mai niente da solo e agisce solo nella squadra.
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