Marvel's Daredevil - Stagione 3

The Defenders si era chiusa con Matt Murdock (Charlie Cox) presunto morto (insieme a Elektra) dagli amici Karen Page (Deborah Ann Woll) e Foggy Nelson (Elden Henson). Gli spettatori però sapevano che era sopravvissuto e l’ultima immagine, ben nota ai lettori del fumetto, era quella di Matt ricoverato in gravi condizioni, ma vivo.

Se di Elektra (Elodie Yung) non sappiamo ancora nulla, è in quelle stesse condizioni che ritroviamo Matt agli inizi della terza stagione, accudito da Suor Maggie (Joanne Whalley) nel convento della chiesa di Padre Lantom (Peter McRobbie), senza i suoi poteri e senza molta voglia di tornare a fare il giustiziere a Hell’s Kitchen.

Da parte loro Karen e Foggy continuano la loro vita, con la segreta speranza che arrivi la notizia che Matt è sopravvissuto.

Il tempo però passa, e mentre Matt è impegnato a curarsi anima e corpo, Karen e Foggy si ritrovano su fronti diversi, giornalista una, aspirante procuratore l’altro, ad avere a che fare di nuovo con Wilson Wisk (Vincent D’Onofrio). 

L’ex capo del crimine di NY inizia infatti a collaborare con Ray Nadeem (Jay Ali), agente dell’FBI in crisi economica, ma ancora abbastanza onesto da cogliere l’occasione di carriera che le rivelazioni di Fisk gli consente.

L’attentato alla vita di Fisk durante il suo trasferimento dal carcere ad altra più confortevole destinazione è l’occasione che mette in evidenza il talento di un altro agente dell’FBI, Benjamin 'Dex' Poindexter (Wilson Bethel), tiratore infallibile, con il talento di riuscire a rendere un’arma letale qualsiasi oggetto.

Gli archi narrativi, le intenzioni e le aspettative di questi personaggi sono destinati a intrecciarsi, convergere e collidere.

Quali sono le reali intenzioni di Kingpin? Matt tornerà a essere Daredevil? Come si risolverà il conflitto tra applicazione della legge e giustizia? Chi è il misterioso nuovo Daredevil?

Sono solo alcune delle domande del complesso dramma in 13 atti che viene messo in scena dallo showrunner Erik Oleson. Un dramma fatto di personaggi complessi e sfaccettati, pieno di colpi di scena e rivelazioni che ribaltano la prospettiva da un momento all’altro, oltre che di tanta azione.

Una storia che non voglio approfondire pena anticipare troppo. Bisogna immergersi nel flusso e godersela.

Si tratta un dramma intenso, nel quale gli appassionati riconosceranno elementi fondamentali della mitologia milleriana di Daredevil, distillati e rimescolati con molta attenzione.

Non parliamo ovviamente del Daredevil scanzonato, pur nella sua tragicità ideato da Stan Lee e Bill Everett nel 1964, ma di elementi delle storie di Frank Miller.

Pur se inseriti in contesti diversi, gli stilemi e le scene chiave riprese da The Man Without Fear, Elektra Saga e Born Again, riescono a dare un tutto al cuore all’appassionato, perché hanno lo stesso impatto emotivo.

Il neofita invece si troverà davanti a una storia con una sua valenza e una sua totale godibilità anche non conoscendo il contesto fumettistico, perché alla fine l’adattamento risulta infedelmente fedele alla sostanza delle storie originali.

Una terza stagione che rilancia la serie, che aveva avuto una seconda stagione con momenti strepitosi ma anche con qualche battuta di arresto.

Il cast è tutto di ottimo livello, compresi i nuovi arrivi, ma è impossibile per chiunque non essere oscurato dalla potenza del Kingpin di Vincent D’Onofrio, straordinaria incarnazione di quello disegnato da John Romita nelle sue prime apparizioni sulle testate di Spider-Man, che di quello rinnovato da Frank Miller allo stesso tempo.

Kingpin, si conferma il migliore antagonista del Marvel Cinematic Universe, meritevole di una produzione cinematografica.

Non sappiamo bene quale sarà di contro il futuro dell’universo Marvel/Netflix. Dopo la cancellazione di Luke Cage e Iron Fist, è in lavorazione la terza stagione di Jessica Jones, mentre le ultime notizie sono che la quarta stagione di Daredevil è stata proposta, ma ancora non c'è il via.

Se prima le serie Netflix facevano solo alcuni accenni all’universo cinematografico, questa stagione, come è stato per le seconde di Luke Cage e Iron Fist, ignora completamente le conseguenze di Avengers: Infinity War, come se tutto si trovasse in un’altra dimensione.

Avulso o meno dal resto del contesto, il mondo di Daredevil merita altre stagioni, almeno fino a quando le storie saranno di questa qualità. Scopriremo più avanti se su questa o altre piattaforme.