È disponibile da qualche giorno sul PlayStation Store la demo gratuita di Final Fantasy VII Remake per PS4. Non è solo un’operazione-nostalgia e omaggio a uno dei più iconici JRPG nella storia dei videogiochi, quanto la volontà dare maggior valore a un’opera grandiosa come il settimo capitolo di Final Fantasy.
La direzione artistica e le capacità tecniche di PlayStation 4 hanno donato al capitolo principale che narra le vicende di Cloud e Sephiroth uno stile grafico più uniforme al film Advent Children (2005) e al prequel per PSP Crisis Core: Final Fantasy VII (2007). Mancava soltanto l'episodio originale per completare l’adeguamento a questa vasta mitologia. Final Fantasy VII Remake sembra proprio il film che i fan attendono da tanto tempo, con il bonus dell'interattività.
Certamente molti fan della prima ora dal lontano 1997 conservano gelosamente la loro custodia di tre CD per PlayStation. Questa operazione non cancella certamente i ricordi dell'epoca, fatti di poligoni grezzi ma carismatici, decisamente all'avanguardia per i tempi essendo il primo Final Fantasy in 3D. Anzi, si potrebbe rivelare un'esperienza tutta nuova per tutti, persino l'occasione per offrire un'esperienza analoga alle nuove leve, ormai abituate a molta più azione e a una messa in scena maggiormente ricca. Recentemente Square-Enix ha riproposto l'originale rimasterizzato sia per PC che per console, con vari bonus e facilitazioni per alleviare la frustrazione da infiniti incontri casuali che potrebbero far storcere il naso ai giocatori del nuovo millennio. Quella meccanica di gioco continua a proporre però l'ormai classsico scontro a turni contro molti, moltissimi nemici e continue interruzioni tra esplorazione e combattimenti.
Final Fantasy VII Remake, invece, nonostante mantenga una base di strategia, rende gli scontri più realistici e fluidi. Per quanto si possa definire realistico un biondino che brandisce una spada alta quanto lui affiancato da un energumeno con una mitragliatrice innestata al posto della mano e un enorme felino/lupo rosso con la coda fiammeggiante frutto di esperimenti scientifici. Giusto per fare qualche esempio.
La storia
La storia è proprio quella di Final Fantasy VII, con il pregio di avere la regia di un moderno film in computer grafica. Una narrazione stratificata attraverso la recitazione dei personaggi, che con poche battute e alcune movenze illustrano al volo il loro carattere. Nella demo è disponibile solo la prima missione, quella che permette di conoscere il protagonista Cloud Strife e il capo del gruppo di attivisti Avalanche, Barret Wallace. Chi sono gli Avalanche e quali siano le loro motivazioni sono arcinote ai fan, mentre i nuovi giocatori scopriranno tutto giocando. Qualche cambiamento nella trama, in effeti, si percepisce già alla fine della demo, ma sarà necessario vedere gli sviluppi nel gioco completo. Non c’è nulla di criptico nel breve tempo di gioco a disposizione, che si rivela appagante e conclusivo pur essendo una goccia nell’oceano rispetto a quanto abbia da offrire la trama generale del gioco.
Nostalgia fa rima con strategia
Provate a trattenervi dal seguire a tempo con il piede o con le dita sul controller il tema musicale di Bombing Mission che pervade la demo fin dall'inizio. Spoiler: è impossibile. E quel brividino di emozione sarà inevitabile per chi abbia già vissuto quella missione qualche console fa.
Superato l’impatto emotivo per i giocatori della prima ora ci si addentra nel gioco vero e proprio, che si presenta con un’azione fluida ma non esente da scelte strategiche. La barra Active Time Battle, infatti, si caricherà velocemente per ogni colpo messo a segno e permetterà di utilizzare molto presto abilità speciali, magie e oggetti. In quel momento l’azione rallenterà, ma non si interromperà. Questo richiede quindi di non abbassare mai la guardia e imparare a riflettere in fretta. L’interfaccia però viene incontro al giocatore, sempre chiara e rapida nella navigazione. Almeno, per i pochi comandi a disposizione nella prima missione.
Anche l’approccio ai nemici risulta stratificato, aggiungendo vari livelli di danno che permetteranno di approfittare di alcuni bonus. Lascio a voi il piacere della scoperta di questo nuovo modo di affrontare gli avversari. L’aver abbandonato le lotte a turni del capitolo originale non significa perdere il controllo dei compagni di squadra. Infatti, in base alla strategia si può passare agilmente da un personaggio all’altro, per sfruttare le abilità peculiari di ciascuno, coreografando battaglie sempre frizzanti e veloci. Questa azione frenetica negli anni Novanta si poteva soltanto fantasticare, mentre adesso si avvicina molto a quanto visto nel lungometraggio sequel del 2005.
Ci aspettiamo grandi cose da questo remake di un’icona videoludica universale. Da quel poco che abbiamo potuto provare le promesse sembrano mantenute, ma naturalmente sarà il gioco completo a dare una risposta. Intanto tutti i possessori di PlayStation 4 possono fare una breve sosta a Midgar, in attesa del rilascio del gioco completo il 10 aprile che, avvertiamo, non sviscererà tutta la storia, ma si tratta solo del primo capitolo di una serie. Più o meno come il disco 1 dell'originale per PlayStation, con la differenza che peserà oltre 100 GB.
Chi non possiede una PS4 non dovrà disperarsi. L'esclusiva è solo temporanea e prossimamente potremo vedere il gioco sbarcare anche su altre piattaforme.
Naturalmente restiamo a disposizione per discuterne insieme nei commenti e nel forum.
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