Sono in molti, fra di voi, a non conoscere Guy Gavriel Kay. Ma non sono pochi quelli che lo conoscono. E quelli che lo conoscono, tipicamente, lo amano con trasporto.
È con queste parole che Mondadori ha annunciato sulla sua pagina Facebook la prossima pubblicazione di due opere di Guy Gavriel Kay, La trilogia di Fionavar e A Brightness Long Ago. Due opere diversissime, come diversa è la loro collocazione nella carriera di Kay come scrittore e la loro storia in Italia.
Quella di Fionavar è l’unica trilogia scritta da Kay, che quasi sempre preferisce concentrarsi su romanzi autoconclusivi, anche se molti di questi romanzi sono ambientati in epoche diverse e in aree geografiche diverse di uno stesso mondo. The Summer Tree, pubblicato nel 1984, è il primo romanzo di Kay giunto in libreria. Non il primo che ha scritto: l’autore canadese ha accennato in alcune occasioni a un romanzo scritto in precedenza e mai pubblicato, anche se il suo lavoro più importante, prima di iniziare a costruirsi una propria fama internazionale, è stato la collaborazione con Christopher Tolkien alla realizzazione di Il Silmarillion sulla base dei testi lasciati da J.R.R. Tolkien. In seguito ha lavorato come sceneggiatore per la radio e la televisione canadese, prima di iniziare il suo viaggio nel mondo di Fionavar. Un viaggio compiuto partendo da basi note, Il Signore degli anelli, di cui si avvertono diversi echi, ma anche dalla mitologia, soprattutto quella norrena, per mostrare come sia possibile utilizzare gli archetipi per creare qualcosa di nuovo.
La trilogia, composta da The Summer Tree, The Wandering Fire e The Darkest Road, e pubblicata fra il 1984 e il 1986, è stata tradotta nei primi anni ’90 da Sperling & Kupfer, ma i romanzi, diventati da noi La strada dei re, La via del fuoco e Il sentiero della notte, sono andati fuori catalogo tantissimi anni fa. Insieme al successivo Tigana (1990, tradotto come Il paese delle due lune) sono le uniche opere davvero fantasy di Kay. Ysabel (2007) si ricollega alla Trilogia di Fionavar pur essendo ambientato nella contemporanea Provenza, Beyond This Dark House (2003) è una raccolta di poesie, mentre gli altri romanzi, A Song for Arbonne (1992), The Lions of Al-Rassan (1995), la duologia The Sarantine Mosaic (Sailing to Sarantium, 1998, e Lord of Emperors, 2000), The Last Light of the Sun (2004), Under Heaven (2010, tradotto come La rinascita di Shen Tai), River of Stars (2013), Children of Earth and Sky (2016) e A Brightness Long Ago (2019) sono fantasy storici, in cui Kay ha chiaramente preso ispirazione dalla nostra storia per creare il suo mondo e narrare le vicende di personaggi fittizi ma allo stesso tempo straordinariamente reali.
La fantasy storica di Guy Gavriel Kay
Con La rinascita di Shen Tai lo scrittore canadese narra una storia ambientata quasi nell'antica Cina. Perché l'impero di Kitai non fa davvero parte del nostro passato, anche se non è poi così lontano.
LeggiA Brightness Long Ago, l’ultimo romanzo di Kay, è ambientato in una penisola chiaramente ispirata all’Italia rinascimentale. Non è difficile infatti vedere l’ombra di Federico da Montefeltro o di Sigismondo Malatesta in alcuni dei personaggi che lo animano, scoprire l’eco di episodi storici noti, o lasciarsi travolgere dalle emozioni in una corsa che ricorda tanto il Palio di Siena.
Insieme alla proposta di novità Mondadori, nelle collane Oscar Fantastica e Oscar Draghi, ha deciso di ripubblicare opere da troppo tempo scomparse dai nostri scaffali. Non c’è ancora una data di pubblicazione per i romanzi di Kay, uno scrittore che è stato tradotto in oltre trenta lingue ma che da noi, anche per colpa di un numero esiguo di traduzioni e della difficoltà nel reperire i suoi libri, non è ancora riuscito a raggiungere la notorietà che ha all’estero. Che la terza volta sia quella buona?
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