Segnaliamo l'uscita del racconto Le giungle di Venere di Elizabeth Bear, edito da Delos Digital.
La fantascienza avventurosa, ambientata sui pianeti del nostro sistema solare e non, ha precedenti illustri, sin da John Carter di Marte di Edgar Rice Burroughs, passando per il fumetto Flash Gordon di Alex Raymond, le avventure di Lucky Starr di Isaac Asimov, i romanzi di Leigh Brackett, il film Star Wars di George Lucas, tra i tanti esempi.
Si tratta di una narrazione fantastica che fa genere a sé, più orientata all'avventura, ispirata alle narrazioni di viaggi, che alla verosimiglianza scientifica, ed è molto nelle corde degli appassionati di fantastico a 360° che non ergono steccati.
Per quanto riguarda il sistema solare, le più recenti scoperte scientifiche hanno di certo diminuito la potenzialità del sense of wonder di storie ambientate tra le giungle di Venere o i canali di Marte. Nel 2015 George R.R. Martin e Gardner Dozois chiesero ad alcuni autori di cimentarsi nell'esercizio di stile di scrivere delle storie con quelle atmosfere, per un'antologia intitolata Old Venus, inedita in Italia. Il filo conduttore dell'antologia è l'ambientazione in quel pianeta Venere mitizzato, quando ancora non si sapeva che non poteva ospitare la vita, il "vecchio Venere".
L'antologia, oltre al racconto di Elizabeth Bear, due volte vincitrice del premio Hugo, contiene racconti di altri premiati e acclamati autori come Lavie Tidhar, Joe Haldeman, David Brin, Joe Lansdale, Mike Resnick e Ian McDonald tra i tanti.
Le giungle di Venere, il cui titolo originale, The Heart's Filthy Lesson, è ispirato a quello di una canzone di David Bowie del 1995, è presente in lingua originale anche su Lightspeed Magazine, ma adesso è disponibile in italiano nella collana Biblioteca di un sole lontano, curata da Sandro Pergameno con copertina di Tiziano Cremonini e nella traduzione di Antonio Ippolito.
Le giungle di Venere
Il libro
Le giungle di Venere (The Heart’s Filthy Lesson, 2015) è apparso in origine sulla prestigiosa antologia Old Venus, curata da Geroge R.R. Martin e dal compianto Gardner Dozois, e dedicata a storie di ambientazione venusiana e con uno stile “anni quaranta”. Il titolo originale, per inciso, si rifa a una celebre canzone di David Bowie, personaggio che è ha fatto spesso da trait d’union tra fantascienza e musica rock (basti ricordare la sua interpretazione del celebre film L’uomo che cadde sulla Terra, o brani come Space Oddity o Life on Mars).
La storia, narrata con la solita bravura dalla Bear e con un chiaro riferimento alle classiche avventure della grande Leigh Brackett, racconta le avventure di Dharthi, una giovane scienziata, sull’inesplorato continente di Ishtar, coperto di giungle rigogliose e piene di pericoli di ogni genere, come verociraptor venusiani e tigri delle paludi. Addentratasi da sola in questo mondo ancora ignoto alla ricerca di una mitica civiltà estinta da millenni, spinta dal suo animo intrepido e dalla voglia di dimostrare il suo valore ai colleghi dell’università, presto si renderà conto del suo errore e di avere sottovalutato le minacce del pianeta alieno.
L'autore
Elizabeth Bear (nome completo Sarah Bear Elizabeth Wishnevsky), nata il 22 settembre 1971 a Hartford, nel Connecticut, è una delle scrittrici di sf e fantasy oggi più apprezzate. Vincitrice nel 2005 del John W. Campbell Award come miglior autore esordiente per la sua trilogia fantascientifica Hammered/Scardown/Worldwired, ha ricevuto numerosi altri prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Hugo nel 2008 per il miglior racconto con Tideline (apparso su Robot n. 56 col titolo Sulla spiaggia), premio bissato l’anno successivo (2009) per il miglior racconto lungo con Shoggoths in Bloom (Shoggoth in fiore, uscito in questa collana). Solo pochi autori nella storia della sf erano riusciti nell’impresa di vincere svariati premi Hugo dopo aver vinto il John W. Campbell Award (C.J. Cherryh, Orson Scott Card, Spider Robinson, e Ted Chiang sono gli altri).
La Bear, che possiede uno stile letterario molto curato, come dimostrano Shoggoth in fiore e Nella casa di Aryaman (In the House of Aryaman a Lonely Signal Burns), già apparsi in questa collana, è assai prolifica e non ha preferenza tra sf e fantasy, generi tra cui spazia con estrema disinvoltura e bravura.
Elizabeth Bear, Le giungle di Venere (The Heart's Filthy Lesson), traduzione: Antonio Ippolito, Delos Digital, Biblioteca di un sole lontano 55, isbn: 9788825412147, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro € 1,99 iva inclusa
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