Da bambino ero attratto dalla fantascienza e dal fantasy, e lo sono tuttora, ma in seguito ho capito che i western erano a loro volta una forma di fantasy. I miei genitori avevano vissuto la parte finale dell'epopea del West, anche se al tempo erano giovanissimi. Erano cresciuti con persone che avevano attraversato gli anni della Guerra Civile o che avevano davvero partecipato all'epopea del selvaggio West. Quindi la mia storia familiare è intimamente legata a quel mondo, a quell'ampia mitologia del West che a me è sempre piaciuta tanto.
Cominciamo con questa citazione dell'autore, Joe R. Lansdale, noto scrittore texano.
In Deadwood Dick. Black Hat Jack, edito in Italia da Sergio Bonelli Editore, il cowboy afro-americano Deadwood Dick racconta in maniera scanzonata una delle sue avventure più incredibili. Un'impresa durante la quale lui, il suo amico Black Hat Jack e una manciata di cacciatori di bufali dovettero fronteggiare l'attacco di centinaia di guerrieri Comanche, Cheyenne, Kiowa e Arapaho. Un giorno in cui fu davvero difficile tenere lo scalpo in testa…
La storia, sceneggiata da Mauro Boselli e con disegni e copertina di Stefano Andreucci, si ispira al racconto in cui Joe R. Lansdale rievoca la Seconda Battaglia di Adobe Wells del 27 giugno 1874. Il volume è inoltre corredato da un’intervista a Lansdale realizzata a cura di Luca Crovi e Seba Pezzani.
Deadwood Dick. Black Hat Jack - Soggetto: Joe R. Lansdale - Sceneggiatura: Mauro Boselli - Disegni: Stefano Andreucci - Copertina: Stefano Andreucci - Formato: 22 x 30 cm, b/n - Pagine: 200 - ISBN code: 978-88-6961-485-9 - Prezzo: 24 euro.
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