Sua maestà,

qui racchiusa troverà una versione completa degli eventi che hanno portato fino all’incendio della Capitale.

Sono le parole con cui Jenn Lyons inizia La rovina dei re, primo romanzo della saga Il coro dei draghi. Il lettore sa fin dal primo istante che la capitale verrà incendiata. Il breve brano costituisce un’introduzione agli eventi che verranno narrati ma, per essere ancora più chiara sul fatto che le cose prenderanno una brutta piega, Lyons inizia il suo resoconto delle avventure di Kihrin partendo d un momento davvero brutto. Kihrin è prigioniero, in balia di un demone assassino, e senza alcuna prospettiva di riuscire a fuggire. Per centinaia di pagine la storia di Kihrin viene narrata alternativamente da lui stesso, a partire dal momento in cui viene venduto come schiavo, e dal demone, a partire dal momento, diversi mesi prima, in cui Kihrin ha compiuto un furto che si sarebbe rivelato determinante per il suo avvenire. Le tre situazioni, prigionia, vita dello schiavo, e vita del ladruncolo, che ben presto ha una svolta importante, sono talmente diverse da spingere il lettore a chiedersi come possano unirsi, e portare infine a quell’incendio della capitale con cui si apre il romanzo.

Il ritmo, con l’alternanza delle due storie, è ottimo, così come la capacità dell’autrice di gestire le informazioni, che rivelano gradualmente l’esistenza di una struttura magica originale su cui gli intrighi politici si innestano alla perfezione. A fare da contraltare alle due voci, quella di Kihrin e quella del demone, concorre un terzo personaggio, Thurvishar D’Loras, inizialmente solo estensore che, di tanto in tanto interviene nel testo inserendo note a piè di pagina che approfondiscono particolari dettagli, quindi personaggio marginale e infine personaggio che, pur senza diventare il protagonista, gioca un ruolo nei concitati capitoli finali, quelli in cui tutte le trame si riuniscono e la storia procede verso la sua conclusione. Una conclusione che, se da un lato risponde a tutti i quesiti iniziali, dall’altro fa capire come i problemi veri siano appena iniziati.

Con un buon cast di personaggi ben caratterizzato, una notevole capacità di intrecciare le vicende, e un mondo affascinante che probabilmente riserverà ancora numerose sorprese, Lyons si presenta come un’autrice da tenere d’occhio.