In tempo di pandemia molte cose cambiano e tra queste è soprattutto la fruizione del cinema ad essersi modificata. Non più come qualche mese fa solo film su canali streaming, tralasciando il piccolo esperimento di Tenet che in pausa Covid è riuscito a finire sul grande schermo, ma oggi anche i festival sperimentano la visione on line. Se i due giganti, il Festival di Venezia e quello di Roma, ce l’hanno fatta a finire in sala, non ci è riuscito il Trieste Science+Fiction Festival, che avrebbe voluto sperimentare una programmazione ibrida, con proiezioni sia dal vivo che on line, ma che a causa delle ultime disposizioni governative ha dovuto ripiegare in toto sul web. Un calendario comunque ricchissimo che moltiplica le visioni, come se ci si trovasse a scegliere tra un gran numero di sale/canali, con orari più o meno fissi (fascia 14.00, 20.00 e 22.30) ma una grande varietà di film da vedere immediatamente, o entro le ventiquattrore dalla prima messa on line.
Skylin3s
Si è partiti ieri sera con Skylin3s di Liam O’Donnell, terzo capitolo di una trilogia che comprende Skyline (2010) e Beyond Skyline (2017), che fa soffrire un po’ chi non ha visto i film precedenti, con passaggi nella trama non chiarissimi.
I Piloti, temibili e letali extraterrestri hanno cercato di invadere la Terra ma sono stati biologicamente alterati in modo da poter convivere pacificamente con gli umani. Ma uno strano virus li attacca facendoli ritornare aggressivi e rischia di far saltare una pace faticosamente raggiunta. Il generale Radford rintraccia Rose Corley, ibrido dai superpoteri che ha bisogno di continue trasfusioni di sangue umano per non invecchiare, e le intima di mettersi al comando di un gruppo di soldati scelti per raggiungere il pianeta alieno Cobalt 1, e recuperare la sola fonte di energia in grado di salvare la Terra.
Diretto da Liam O'Donnell che insieme alla protagonista Lindsey Morgan parlerà del film in un incontro organizzato tramite la piattaforma zoom, Skylin3s è il classico B movie con effetti speciali appena sufficienti e una trama un po’ così. Nato per gli appassionati dei primi capitoli, risulta decisamente insipido per tutti gli altri.
SF8
Da non perdere invece la serie coreana SF8, messa online alle 22.30 il 29 ottobre, ma disponibile per tutta la durata del festival. Si tratta di una serie fantascientifica coreana in otto episodi che promette di essere la risposta asiatica a Black Mirror. Impegno mantenuto, almeno nei primi due episodi, davvero bellissimi, tutti incentrati sul rapporto tra umano e intelligenze artificiali. Nel primo The Prayer, il tema è niente meno quello dell’eutanasia, dove una robot infermiera di fronte alla sofferenza umana dimostra di possedere una pietas maggiore di quella di una suora cattolica, offuscata da un’ideologia che la rende cieca di fronte al dolore.
Cambia completamente il tono il secondo episodio intitolato Blink, dove una poliziotta scettica sulle potenzialità delle intelligenze artificiali, si trova suo mal grado nel cervello proprio una fastidiosa AI che solo lei può vedere. Ma questo “collega” si rivelerà fondamentale per risolvere un caso davvero spinoso che la coinvolge in prima persona. Un episodio davvero spassoso che sarebbe stato un pilot perfetto per una serie poliziesca con la classica coppia di investigatori, declinata in modo originalissimo.
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