Due giorni fa è morto, all'età di 85 anni, l'attore e culturista inglese David Prowse. A darne notizia è stato il suo agente Thomas Bowington.
Nato a Bristol nel 1935, con il suo fisico imponente (oltre 2 metri) fu la guardia del corpo dello scrittore Frank Alexander in Arancia meccanica di Stanley Kubrick, nel 1971. In altre occasioni interpretò il mostro di Frankenstein, e una creatura mostruosa in un episodio della serie Spazio 1999.
E fu proprio un ruolo in costume, al quale prestò solo il suo fisico, a dare al suo nome la fama presso il grande pubblico: Darth Vader, il cattivo dei film della trilogia originale di Star Wars.
Tutti gli appassionati sanno che la voce originale di Vader fu quella di James Earl Jones, ma è interessante ripercorrere la genesi del personaggio, per capire quanto importante fu il contributo di Prowse, raccontato in vari passaggi del volume Come Star Wars ha conquistato l'universo, di Chris Taylor.
La genesi di Darth Vader
A dare la prima paternità visiva al personaggio su l'artista Ralph McQuarrie, al quale George Lucas nel 1974 aveva dato l'incarico di rendere visivamente il mondo che lui stava raccontando nella sua sceneggiatura, ancora incompleta. Lo scopo era quello di appetire i finanziatori di un'impresa che si stava rivelando molto costosa.
Tra i vari dipinti ci fu ovviamente quello del cattivo del film, che già in quella fase si chiamava Darth Vader, al contrario del protagonista, che aveva ancora il nome Deak Starkiller.
Il volto di Vader era coperto da quella che nelle intenzioni di McQuarrie era una maschera antigas unita a un elmo da samurai. La prospettiva del disegno ispirò a Lucas l'idea di selezionare un attore alto, ma in realtà McQuarrie aveva concepito Vader di bassa statura, "piccolo e trasandato". Questa incomprensione tra regista e artista portò all'ingaggio di Prowse che preferì interpretare Vader anziché Chewbacca, altro ruolo che gli era stato sottoposto.
Una nuova speranza
L'entrata in scena di Vader in Una nuova speranza è sicuramente di grande effetto, grazie alla presenza scenica di Prowse, alla musica di John Williams e al respiro affannoso del personaggio, dovuto alla intuizione del rumorista Ben Burtt, che registrò il suono del suo stesso respiro attraverso un respiratore subacqueo.
Prowse non diede la sua voce al personaggio. Fu il direttore del casting Fred Roos a ingaggiare James Earl Jones, perché la voce di Prowse fu ritenuta inadatta all'effetto che si voleva ottenere presso il pubblico, a causa del suo forte accento del Devonshire, per il quale la troupe lo aveva impietosamente soprannominato "Darth Farmer".
Prowse aveva recitato con passione il ruolo e sosteneva che Lucas gli avesse promesso di fargli doppiare le sue battute in seguito. Secondo quanto Lucas sostenne nel 1977 in una intervista a Rolling Stone, invece Prowse “in un certo senso sapeva” che la sua voce non sarebbe stata usata.
Roos inoltre smentì la voce, di cui era convinto anche Prowse, per la quale Jones fosse stato ingaggiato solo perché mancavano attori di colore nel cast. Affermò infatti che Lucas non gradisse questi gesti simbolici, ma che semplicemente la voce baritonale di Jones fu ritenuta la più adatta.
Dopo il primo film
Purtroppo non fu questo l'unico motivo di disappunto per Prowse nel suo rapporto con la produzione.
Poco tempo dopo l'uscita del film un figurante con l'armatura di Vader lasciò le impronte di Vader nel cemento fresco davanti al Mann’s Chinese Theatre a Hollywood. Questo suscitò l'irritazione dell'attore, poiché si sentiva, a ragione, co-autore del personaggio, al quale aveva dato la sua gestualità. Nel 1978 Prowse, in tournée negli Stati Uniti, si fece ritrarre anche senza elmo e firmò autografi con la scritta "David Prowse è Darth Vader".
L'attore non sarebbe tenuto in considerazione neanche quando, durante le riprese di L'impero colpisce ancora, il suo personaggio pronunciò la battuta, No, io sono tuo padre
. A pronunciarla in originale sarebbe infatti stato Jones in sala doppiaggio, mentre sul set sarebbe stata affidata a Prowse una battuta fittizia. Solo Mark Hamill avrebbe saputo la verità, informato pochi minuti prima di iniziare le riprese della scena, per poter reagire di conseguenza.
Questa versione della storia è avallata sia dalla Lucasfilm che dall'autobiografia di Prowse, che pertanto smentiscono che l'attore avesse anticipato questo colpo di scena in alcune interviste e convention.
Non si sa quindi quali siano i dettagli che Prowse avrebbe anticipato, tanto da farlo considerare persona non gradita sul set, come riportato nel 2013 nel libro The Making of Return of the Jedi (2013), perché avrebbe inavvertitamente fatto "trapelare in anticipo dettagli sulla storia durante la realizzazione de L’Impero Colpisce Ancora".
Questa nomea portò all'ultima beffa per Prowse, la cui partecipazione in Il ritorno dello Jedi venne ridimensionata. Dapprima con l'uso nel montaggio finale di molte scene girate dal suo istruttore di scherma e controfigura, Bob Anderson. Poi con la scena in cui Darth Vader morente chiede al figlio di togliergli l'elmo per vederlo almeno una volta con i suoi occhi. In quella occasione il personaggio fu interpretato da Sebastian Shaw, amico di Alec Guinnes, con il quale apparve insieme a Yoda anche nella scena finale.
Addio e grazie tutto Dave
Il fandom non ha mai dimenticato Prowse. Lo stesso libro di Taylor riporta di varie partecipazioni a convention, anche se l'attore fu bandito da quelle ufficiali della Lucasfilm. Lo ricordiamo anche in alcune convention in Italia.
Il cinema è un lavoro corale. A creare Darth Vader e contribuire a renderlo un'icona sono stati in tanti: i già citati George Lucas, Ralph McQuarrie, Ben Burtt, ai quali si aggiungono il costumista John Mollo e lo scultore Brian Muir, e ovviamente gli attori e le controfigure, tra i quali David Prowse, James Earl Jones, Bob Anderson e Sebastian Shaw. Prowse non è stato l'unico, ma di certo ha avuto una parte importante e dispiace sapere che quel lavoro gli ha portato anche rancore e rimpianti.
A noi non rimane che unirci al cordoglio dei suoi familiari e dei fan che, come testimonia il servizio della BBC, si sono espressi in tutto il mondo.
Tra i contributi più commoventi citiamo quello della famiglia di Peter Mayhew, interprete di Chewbacca morto nel 2019, che sull'account twitter della Peter Mayhew Foundation ha diffuso una foto che ritrae Mayhew insieme a Prowse e Kenny Baker, che fu dentro il droide R2-D2, morto nel 2016.
Riposa in pace Dave Prowse. Spero che tu stia lassù a condividere una pinta e una storia con i ragazzi
, recita il messaggio.
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