Non c’è pace per Dom Toretto (Vin Diesel). Lui vorrebbe solo starsene tranquillo con la compagna Letty (Michelle Rodriguez) e il figlio Brian (i gemelli Isaac e Immanuel Holdane). Invece viene richiamato all’azione da una minaccia che proviene dal suo passato: un fratello agente segreto Jakob (John Cena), al soldo di una organizzazione che minaccia la pace mondiale.
Dom non sarà ovviamente da solo nella nuova missione. Verrà infatti riunita la “famiglia” che tante volte lo ha aiutato in situazioni di pericolo. Torneranno vecchi amici e vecchi nemici, arriveranno nuovi amici e nuovi nemici, in un’avventura in giro per il mondo piena di auto veloci, armi, musica ad alto volume, ragazze che ballano, e tutto il campionario visto nei precedenti otto film, fino a condurre la famiglia letteralmente in orbita.
Se pensavate di aver visto tutto nei precedenti otto film della serie, inaugurata con il primo Fast & Furious diretto da Justin Lin nel 2001, questo nono capitolo, per la nota legge di accumulazione dei seguiti, vuole andare oltre. C’è più di tutto: più armi, più auto, più scontri e inseguimenti, più volume. Anche più minuti, visto che Fast & Furious 9 -The Fast Saga, che vede il ritorno di Lin alla saga (della quale ha diretto il terzo, il quarto, il quinto e il sesto capitolo) dura due ore e 24 minuti.
Se nella miscela non manca l’umorismo, c’è da dire che stavolta sembrano tornati tutti a prendersi molto sul serio. Molto è probabilmente dovuto al serioso innesto di retro-continuity sulla tragedia familiare all’origine dei guai della famiglia Toretto. L’obiettivo è probabilmente quello di dare maggiore profondità a personaggi che erano nati come totali stereotipi, figurine esili in film basati essenzialmente sullo spettacolo ad alta velocità. L’effetto è quello di stemperare molto il ritmo del film, nonostante le accelerazioni delle sequenze di azione siano repentine.
Dal 2001 a oggi molto è cambiato nel panorama cinematografico del film d’azione. L’avvento e il successo strepitoso dei film sui supereroi ha portato a ricadute su tutta l’industria. Non poteva restarne immune anche la saga di FF che, dopo aver inglobato la spy-story, ha assimilato la fantascienza e gli stilemi che il Marvel Cinematic Universe ha portato al grande pubblico con successo. Dopo essere andati nello spazio, ai componenti della famiglia non resta che indossare delle armature simil Iron Man perché la transizione sia completa.
Il divertimento alla fine non manca, come non manca, in virtù di quanto osservato prima, la scena post-crediti, prodromo del seguito già in lavorazione, con il quale la saga dovrebbe trovare la sua conclusione, in un finale che sono curioso di vedere per capire cos'altro sia possibile accumulare.
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