La Fabbrica del Vapore a Milano presenta dal 9 ottobre 2021 al 2 gennaio 2022 una mostra che gli appassionati del mondo manga non potranno perdere dal titolo Manga Heroes. Da Tezuka ai Pokémon.
L’esposizione curata da Jacopo C. Buranelli vuole ripercorrere l’evoluzione dei manga e del suo merchandising, dimostrando che nonostante i pregiudizi si tratta di una vera e propria arte. È questo un approccio che cerca di parlare non solo con un pubblico nostalgico ma anche con chi di manga non ne sa nulla ma che ne è solo incuriosito.
I visitatori hanno la possibilità di ammirare 315 personaggi attraverso oggetti di scena e materiale originale, con pezzi rari e introvabili che 25 collezionisti italiani famosi in tutto il mondo hanno messo a disposizione. La mostra comprende anche trecento tavole manga, tra originali, riproduzioni e rodovetri, oltre ad armature in scala reale e persino una moto. Protagonisti sono sia i personaggi sia i disegnatori, e come filo conduttore non è stato scelto quello cronologico ma tematico con il tema della trasformazione. Ci sono quindi i più classici robottoni come Gundam o Goldrake ma anche L’Uomo Tigre, o i più recenti Sword Art Online, Dragon Ball, e i Pokémon.
Un mondo quello dell’animazione giapponese che ha fatto conoscere in Italia a metà degli anni settanta, la cultura del sol levante, prima di allora quasi sconosciuta. Per i più giovani nati in un’epoca in cui anime e manga sono una cosa nota, è interessante anche dare uno sguardo al passato e come questi prodotti così nuovi sono stati accolti in occidente. Ma non solo, perché anche il Giappone ha preso molte storie dei paesi occidentali, reinterpretandoli sempre con una sensibilità diversa. Nascono così personaggi indimenticabili come Lady Oscar, Heidi ma anche Pinocchio, anche questi presenti in mostra.
Ho voluto ricreare quel mondo al contempo caotico e perfettamente ordinato che si può vivere durante un viaggio in Giappone, soprattutto se si viaggia per conoscere e scoprire i Manga, gli Anime e i loro eroi. Ho immaginato Manga Heroes come un quartiere di Tokyo, dove tutti gli eroi più famosi si ritrovano per esprimersi nella loro forma migliore, al di fuori del tempo. Abbiamo lavorato sodo per mettere insieme tutti i pezzi e abbiamo raggiunto una meta ambiziosa. Mai era stata fatta una mostra che coinvolgesse così tanti personaggi diversi in un unico percorso
sottolinea il curatore Jacopo C. Buranelli.
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