Mercoledì Addams si sente fuori luogo in mezzo alla famiglia, perché percepisce che il proprio valore non viene adeguatamente riconosciuto. Anche Pugley comincia a vivere gli inevitabili dilemmi adolescenziali. Per fortuna ci pensa zio Fester ad aiutarlo con le sue bizzarre tecniche di corteggiamento. L'idea di Gomez, quindi, è quella di organizzare un viaggio in visita dei luoghi più oscuri e magici per riunificarsi. Poco prima della partenza, però, un avvocato insinua un dubbio: non è detto che Mercoledì sia veramente figlia di Gomez e Morticia perché potrebbe essere stata vittima di uno scambio tra neonati in ospedale. Gomez e Morticia pensano che sia una trovata organizzata proprio da Mercoledì per non accompagnarli nel viaggio, ma quando si vedranno tallonati lungo la strada dall'avvocato e dal suo enorme assistente cominciano a temere il peggio. Inizia così un viaggio atto a riunificare la famiglia su tutti i livelli e proteggere la piccola, che nel frattempo è in cerca del proprio posto nel mondo e sfugge alle dimostrazioni di affetto dei genitori.
I temi trattati sono quelli nei quali si ritrovano molti giovani, quella sensazione di smarrimento perché non capiscono ancora chi sono e cosa diventeranno.
Non manca naturalmente la tematica sull'importanza della famiglia e l'amore incondizionato dei genitori anche quando sembra che i figli siano distanti.
Promosso a pieni voti sul piano visivo: le animazioni e lo studio dei personaggi sono eccellenti e coerenti. Usare la computer grafica per estremizzare le caratteristiche già molto marcate dei personaggi è un valore aggiunto che gli artisti si sono ben giocati. Perde punti sulla trama (ma non la regia), che a tratti risulta un po' troppo dispersiva e potrebbe far perdere il filo ai più piccoli. Dopotutto un road movie è sempre un escamotage per vivacizzare l'azione, con il rovescio della medaglia che quando il viaggio è troppo serrato rischia di risultare confusionario. Le molte tappe sono comunque funzionali nel creare ogni volta nuove situazioni divertenti.
Da buona commedia con toni creepy quando possibile approfitta della cultura del cinema horror e thriller per omaggiarli e intanto costruire sequenze funzionali. Alcuni omaggi saranno palesi, altri più sottili, ma sempre azzeccati.
Ci sono momenti in cui le scene sono veramente divertenti, altre più dozzinali, molte di queste con protagonista zio Fester. Inutile dire che le più riuscite sono quelle dove si gioca col concetto della morte o tortura, che la stramba famiglia riesce sempre ad approvare come se fossero azioni quotidiane. Il tutto però addolcito quanto basta per rendere tutto più che appetibile per i bambini ai quali è rivolto. Non ci sono mai momenti di paura, solo un'esilarante stranezza da pelle d'oca. Il film esce proprio nel periodo perfetto per l'atmosfera che sa regalare.
Se le famiglie non sanno dove passare halloween, probabilmente la sala cinematografica può essere una buona scelta per trascorrere un'ora e mezza insieme.
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