La rassegna veneziana ha sempre mostrato un particolare interesse nei confronti del cinema fantastico o comunque dai risvolti fantastici, come anche l’edizione di quest’anno sembra avallare.
Nel 1953 fu premiato, sia pure ex aequo con altre pellicole, Ugetsu Monogatari (I racconti della luna pallida d’agosto) di Kenji Mizoguchi, un’opera che, nonostante il tempo passato e il mutare delle mode, resiste in tutte le classifiche dedicate ai maggiori capolavori cinematografici di tutti i tempi e rappresenta comunque una pietra miliare del cinema fantastico.
A questo film, purtroppo perduto per le nuove generazioni, è dedicata la nostra seconda scheda di approfondimento.
Come al solito: "dite amici ed entrate".
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