Quest'anno proviamo a dare un resoconto di Lucca Comics & Games da un punto di vista inconsueto: il sipario è calato, le luci sono spente… è sera. Ma il "fantastico" non è ancora uscito di scena.
Camminando per le vie della città, notturne, ancora brulicanti, e cariche dell'energia che deve ancora liberarsi (era Venerdì notte) abbiamo incontrato nientepopodimeno che Mauro Longo, "gran visir" di Acheron Books, e ci siamo, lettereralmente, goduti la serata…
Messer Longo, ti ringraziamo per le simpatiche parole e l’allegra compagnia, è stata una nottata davvero piacevole. Prima che il sonno ci porti con se a grandi falcate, in questo day one lucchese, concediamoci qualche chiacchiera un po’ più seriosa..
A nostro modesto parere, non trovi che l’aria che si respira stanotte in città sia speciale? È venerdì, la fiera è appena cominciata, e le strade e le piazze sembrano partecipare, condividere, amplificare, una certa atmosfera sognante e ludica… cosa ne pensi?
Che bello poter sbevazzare felicemente, con la scusa dell'intervista, e sul conto di Fantasy Magazine :D :D :D
La sera a Lucca, durante il festival, è sempre speciale. I visitatori sono stanchi e in gran parte sono tornati a casa, chi abita fuori città è già andato via, i lucchesi non ne possono più e si barricano dentro, e in giro, dalle 23 in poi, rimangono quasi solamente ospiti, personalità, game designer, editori, espositori e fumettisti. Chi passeggia a Piazza Anfiteatro a Lucca nei giorni della kermesse incontra la più alta densità per metro quadro di artisti e autori italiani di sempre, una stella di neutroni artistica e culturale quasi in grado di piegare la realtà in un magnetar creativo mai visto prima :D
Inoltre, quest'anno si scontava tantissimo il clima da “luce in fondo al tunnel” della situazione sanitaria nazionale, che rendeva tutti felici di rivedersi, salutarsi, scherzare insieme. Concordo con te: davvero un'atmosfera magica!
Venendo ad argomenti più concreti, è in corso, da parte della casa editrice Acheron per cui lavori, un nuovo Kickstarter di Brancalonia, “L’Impero randella ancora.”, come sta andando? Se non ci sbagliamo, è stata una mossa giocata ─ oltreché con tempismo ─ con sorpresa…
Nel momento in cui ti scrivo mancano poche ore alla conclusione: abbiamo sbloccato tutti i nostri goal, toccato il 1500% dell'obiettivo previsto e raggiunto quasi 2000 sostenitori, tra conferme e nuovi appassionati. Brancalonia è attualmente il nostro progetto di gioco di ruolo più importante e più durevole, e contiamo di colonizzare ancora il Regno di Taglia, nato da un “trattato di belligeranza” tra Acheron Games e Ignoranza Eroica, per molti altri anni ancora.
Abbiamo anche di recente vinto ben 4 premi agli Ennie Awards, il più importante premio internazionale dedicato al gioco di ruolo. Brancalonia insomma piace e siamo pronti a consolidare ancora il nostro successo.
Siamo in tema “Brancalonia”. Ci diresti due parole su “Terre Furiose”? Per i lettori: una campagna “speciale” organizzata ad hoc per Lucca 2021, in collaborazione col Comune di Castelnuovo di Garfagnana e con qualche super-ospite. L’idea ci è molto piaciuta, perché unisce all’aspetto ludico e rocambolesco di Brancalonia alcuni elementi storici e narrativi…
Terre Furiose è partito domenica 31 con una diretta twitch sui canali ufficiali di Lucca C&G ma avrà il suo corso regolare l'anno prossimo, quando cadrà effettivamente il quinto centenario del viaggio di Ariosto in Garfagnana. Se tutto va bene, concluderemo questa campagna di gioco proprio a Castelnuovo, in pompa magna, assieme a ospiti speciali come Roberto Recchioni, Licia Troisi, Luca Enoch e Vanni Santoni, straordinari narratori italiani.
Nel frattempo, abbiamo usato e useremo Brancalonia per giocare con Ariosto, le sue storie meravigliose e la sua biografia, in un miscuglio tra letteratura, storia, geografia e fantasia che dopotutto è sempre stata la cifra stilistica di Brancalonia.
Una domanda in chiusura su Brancalonia: dati gli ultimi sviluppi ci sembra che l’ambientazione stia vivendo, e vivrà, una vita propria. C’è un’idea, anche futura, di accompagnare questo “divenire” anche con qualche pubblicazione narrativa?
Brancalonia è qui per restare. È un progetto, un'idea, un gioco, che è piaciuto a migliaia di persone, in Italia e all'estero, e ci accompagnerà ancora per tanti anni. Continueremo a lavorare al gioco di ruolo, ma torneremo a realizzarvi attorno narrativa e librogame, che (come ci segue da tempo già sa), hanno anche preceduto il gioco vero e proprio.
E forse, la nostra idea di un “fantasy all'italiana”, andrà ancora più lontana, diventando sempre più universale e crossmediale. Dopotutto Brancalonia è “il fantasy senza soldi per gli effetti speciali” e in questo modo è facilmente esportabile anche verso il mondo dell'audiovisivo. Vedremo… Di sicuro non mancheremo di aggiornarvi a ogni nuovo successo o traguardo.
Ultima domanda, non poteva essere che su “Inferno”. Da giorni Dante ci guarda dal (bellissimo) manifesto del Comics&Games e chi siamo noi per contraddirlo. Ci sembra che il progetto Acheron stia andando a gonfie vele. Com’è stato accolto dal pubblico italiano? In fiera avete notato un interessamento in merito?
Di Inferno ci hanno chiesto in tantissimi in fiera. Inferno è “praticamente pronto” e va solo editato e impaginato. Confidiamo di poter inviare i pdf presto a tutti i sostenitori, e mandare tutto in stampa prima di Natale.
Se Brancalonia è il gioco di ruolo italiano con il maggior numero di sostenitori di sempre in un crowdfunding, Inferno è quello che ha avuto il finanziamento più alto in assoluto, entrambi primati che ovviamente ci rendono molto orgogliosi di questa accoppiata vincente.
Non vediamo l'ora di poter consegnare tutto ai giocatori che ci stanno dando fiducia progetto dopo progetto.
Un grazie a messer Longo, e alla prossima bevuta, ehm, intervista!
Mastro Villani la ringrazio, arrivederci a voi e a tutti quelli che ci leggono!
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