Il duca di Oxford, rimasto troppo presto vedovo a causa della guerra, è deciso a risparmiare al figlio Conrad le violenze del mondo. Da perfetto gentiluomo inglese istruisce il ragazzo a condurre una vita impeccabile tenendosi lontano dal pericolo anche se lui per primo non può non accettare la richiesta d’aiuto di un vecchio amico, il comandante Herbert Kitchener, preoccupato per la vita dell'arciduca Francesco Ferdinando. Girano voci infatti, che ben presto ci sarà un attentato a Sarajevo, la città in cui l’arciduca si sta recando con la moglie e, se ciò accadesse, potrebbe avere delle conseguenze drammatiche per tutta l’Europa. Il duca di Oxford non può esimersi dallo scendere in campo anche perché sospetta che dietro all’attentato ci sia un burattinaio chiamato il Pastore, i cui uomini e donne di fiducia, stanno manovrando nell’oscurità il destino, non solo del vecchio continente, ma dell’intero mondo.
The King's Man – Le Origini è il prequel di King's Man – Secret Service del 2014, film tratto dalla mini serie di fumetti scritta da Mark Millar e disegnata da Dave Gibbons e del sequel Kingsman – Il cerchio d'oro del 2017. Visto il buon successo del franchise, che racconta di come un ragazzo della provincia inglese si trasformi in un perfetto ed elegante agente segreto, nasce l’idea di mostrare come ha preso il via la storia. Dietro la macchina da presa c’è ancora Matthew Vaughn regista e in parte sceneggiatore di entrambi i King's Man, ma anche di cinecomics come Kick-Ass, X-Men – L'inizio e X-Men – Giorni di un futuro passato.
A differenza di tanti prequel che si limitano a rielaborare un po’ il vecchio materiale, va dato merito alla sceneggiatura di Vaughn e Karl Gajdusek di provare a ribaltare le carte in tavola, prima di tutto cambiando l’età del protagonista, non più un ragazzo ma un adulto di una certa età, e poi rendendo la Storia il teatro per mettere in scena un perfetto cinecomics. Non che nessuno vi avesse mai provato, uno su tutti Alan Moore e i suoi straordinari gentlemen, ma The King's Man – Le Origini punta tutto sulla commedia sopra le righe con delle intuizioni davvero geniali. Indimenticabile è la sequenza in cui entra in scena Rasputin e le molestie che Ralph Fiennes accetta di subire da quest’ultimo pur di provare a farlo fuori, oppure l’idea di far interpretare a Tom Hollander contemporaneamente la parte di Re Giorgio V, Guglielmo II e Nicola II.
Dal punto di vista dell’azione Matthew Vaughn aveva già dato prova di saperci fare e qui non delude, riuscendo a lavorare anche con attori non certo noti per le loro doti da stuntman, eppure non cedendo alla tentazione di sovrabbondare con i movimenti di macchina o con un montaggio fuori controllo.
The King's Man – Le Origini non delude chi ha amato i film precedenti e anzi regala qualcosa in più sul piano del divertimento, aprendo la strada a un gustosissimo sequel. Da non perdere la scena dopo i primi titoli di coda.
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