Cosa succede se un gruppo di – simpaticissimi – criminali Troppo cattivi tentassero di diventare buoni, a dispetto del loro aspetto (scusate il gioco di parole)? I protagonisti del film sono un lupo, Mister Wolf (Andrea Perroni), un serpente, Mister Snake (Edoardo Ferrario), uno squalo, Mister Shark (Francesco De Carlo), Mister Pirhanha, un piranha ispanico, appunto (Valerio Lundini) e un ragno, Miss Tarantola (Margherita Vicario), che da sempre sono gli antagonisti per antonomasia in moltissime fiabe e leggende.

I Troppo cattivi fanno esperienza di buone azioni. Cosa avrà mai da temere un povero gattino spaventato da una banda di predatori come loro?
I Troppo cattivi fanno esperienza di buone azioni. Cosa avrà mai da temere un povero gattino spaventato da una banda di predatori come loro?

Lo stile di animazione raccoglie l'eredità lanciata da Spider-Man: Un nuovo universo, già messa ottimamente in pratica anche ne I Mitchell contro le macchine. Sequenze ed espressività dei personaggi che si avvicinano sempre di più alla narrazione fumettistica, fluidità che sembra vagamente procedere con pochi fotogrammi al secondo, ma in quel modo piacevole come ci hanno abituato i film in stop motion di Tim Burton e Wes Anderson.

Troppo cattivi: si va in scena!
Troppo cattivi: si va in scena!

Etan Cohen alla sceneggiatura ha saputo mischiare con intelligenza le tante storie raccolte nell'omonima serie di libri per bambini, componendole in un mosaico coerente e giostrandosi anche piuttosto bene il personaggio del Professor Marmellata (Saverio Raimondo).

Ed è qui che si insinua un dubbio riguardo al pubblico di riferimento. I libri illustrati di Aaron Blabey sono pensati per giovanissime leve che abbiano già imparato a leggere e che siano in grado di decodificare una blanda sequenzialità che porta le illustrazioni a orbitare verso la griglia del fumetto. Il film invece presenta personaggi sì molto umoristici, ma intorno alle loro vicende si costruisce una storia piuttosto stratificata, che potrebbe essere compresa meglio da un pubblico in età preadolescenziale in su. 

Troppo cattivi
Troppo cattivi

Complice anche la presenza di molti slang provenienti dai meme che piacciono tanto ai ggggiovani e alle voci italiane, date dalle personalità dello spettacolo che cominciano a raccogliere consensi proprio dagli adolescenti. Non sono doppiatori professionisti e di tanto in tanto chi è abituato al cinema di alto registro se ne accorge, ma il loro grande impegno nella caratterizzazione si percepisce, riescono a rendere divertenti i propri alter ego animati e il risultato andrà benissimo per il pubblico a cui il film è rivolto.

Questa sì che è una missione sotto copertura per i Troppo cattivi.
Questa sì che è una missione sotto copertura per i Troppo cattivi.

La trama non spicca per particolare originalità e non sarà una sorpresa capire chi siano i veri alleati e i veri nemici, ma questo viene compensato dalla regia frenetica e sempre sotto controllo di Pierre Perifel, al suo esordio nella direzione, con frequenti colpi di scena alla maniera di Ocean's Eleven. Una forma di seduzione attuata da Mister Wolf nei confronti della brillante governatrice Foxington (Paola Michelini), infatti, viene proprio apostrofata "Clooney". Coincidenze? Io non credo. Giusto per restare in tema meme.

L'omaggio a Ocean's Eleven appare anche in una locandina alternativa.
L'omaggio a Ocean's Eleven appare anche in una locandina alternativa.

Tutta la storia oscilla lungo il filo sottile della premessa: quei bravi ragazzi con i nomi ispirati da Le Iene sono cattivi perché li dipingono in quel modo e perciò sono abituati a essere trattati con diffidenza, oppure c'è davvero del buono in loro che basta solo tirare fuori? L'intelligenza della scrittura sta anche nel non rendere così banale la risposta.

Il risultato è un film capace di divertire anche i più grandicelli grazie a una direzione artistica curatissima, non per niente è prodotto da Dreamworks, con il bonus dell'immancabile morale per i più piccoli, come ogni fiaba che si rispetti.