Ciao Caterina, è un piacere averti su FM. Da dove nasce l'idea del romanzo Il sangue e la folgore, pubblicato recentemente sulla collana Odissea Fantasy?

In un certo momento della mia vita ho riflettuto sul fatto che tutti noi abbiamo dentro una grande forza di cui spesso abbiamo paura. E se questa forza assumesse per alcuni una forma tangibile? L'idea è partita da lì. 

Ho creato un mondo fantasy, con due fazioni con visioni contrapposte: assecondare questo dono o distruggerlo.

Poi mi sono resa conto che l'ambientazione somigliava molto all'antica Roma, e allora ho deciso di trasformarla il romanzo in un'ucronia. 

La sua mitologia è molto complessa. È stato complicato incastrare elementi mitologici nei fatti storici?

Non particolarmente. Nel momento in cui ho scelto di ambientare il romanzo in una Roma alternativa, tutto si è incastrato in modo molto naturale, realtà storica e immaginazione. Ciò non toglie che lo studio storico è stato intenso. Faccio un esempio: i tempi di percorrenza delle strade romane sono reali e si basano su un sistema di simulazione dell'università di Stanford. E Antonio è descritto come nei testi latini, soprattutto Svetonio. Per non parlare di altri personaggi realmente esistiti, come Asinio Pollione. Avere studiato lettere classiche mi ha aiutata a trovare ciò che cercavo in modo più veloce. Insomma, sapevo dove mettere le mani.

Uno degli aspetti del romanzo è la contrapposizione tra la Summa Ratio di Marco e il pensiero magico, rappresentato da Gaelia. C'era questa contrapposizione nel mondo romano?

Il mondo romano era intriso di superstizione nonostante avesse un approccio molto razionale in numerosi ambiti. Erano ingegneri,  strateghi,  gente pratica. Ma sappiamo di amuleti, formule magiche, streghe, storie di fantasmi. Per non parlare delle religioni misteriche e dei culti orfici. Insomma, ragione e magia coesistevano, probabilmente non sempre in modo pacifico.

Non è trascurabile l'aspetto romantico della vicenda, che ha contribuito a dare spessore all'evoluzione dei personaggi. Hai avuto difficoltà nel trovare un equilibrio tra questa componente e le altre del romanzo?

Le avventure e i pericoli che affrontano i due protagonisti, il fatto che vengano separati dall'evolversi degli eventi ha fatto sì che la storia romantica resti sullo sfondo e che Gaelia e Marco maturino nel corso del romanzo. Mi piace l'evoluzione del loro rapporto. All'inizio sono un po' Romeo e Giulietta, ma poi… Non anticipiamo troppo!

Nel romanzo le strade di Marco e Galia si dividono per poi riunirsi. Hai scritto le vicende in molto alternato oppure prima l'arco di una e poi quello dell'altro, o viceversa?

Ho usato entrambe le tecniche. In questo è stato prezioso un famoso programma di videoscrittura che permette di organizzare i capitoli in modo autonomo e spostarli agevolmente. 

Per non perdere il filo, ogni capitolo era etichettato in base al tempo, al luogo e al POV.

Dalla storia sembrano emergere aspetti più ampi. Sono previsti altri capitoli della storia?

Innanzitutto esiste un prequel, Teuta, dove si spiega da dove arrivano i poteri di Gaelia. Questa volta una vera storia d'amore e guerra.

Poi mi piacerebbe scrivere un secondo libro per seguire Marco e Gaelia nell'evolversi del loro destino.  

Sei un'autrice poliedrica, che spazia dalla fantascienza al fantasy con disinvoltura. Quali sono, se ci sono, le differenze nel tuo approccio alla scrittura tra i due generi?

Chi scrive fantastico (fantascienza o fantasy) crea mondi che, secondo la mia opinione, devono avere una loro coerenza. La differenza sta nel fatto che nella fantascienza ci sono più scienza e tecnologia, nel fantasy più magia. In questo caso, però, anche l'aspetto storico ha una sua scientificità. Quindi non ho visto grandissime differenze nella stesura, per esempio, di Devaloka e in quella di Il Sangue e la folgore

Grazie Caterina.

Grazie a voi, un saluto ai lettori di FantasyMagazine!

Il sangue e la folgore

Il libro

Roma, per la prima volta nella sua storia, deve affrontare un nemico terribile: le Chimere, mostri apparentemente invulnerabili. Il conflitto s’intreccia con la vita di due ragazzi: Gaelia, una giovane patrizia dotata di misteriosi poteri, e Marco, abile ingegnere devoto alla Summa Ratio, figlio illegittimo del Re Marco Antonio. Separati dalle acque impetuose del destino e dagli intrighi politici, affronteranno un percorso che li porterà entrambi a combattere contro le Chimere. L’alleanza tra la razionalità e le forze dell’istinto e dell’inconscio sarà sufficiente per sconfiggere la mostruosa minaccia?

L'autore

M. Caterina Mortillaro è nata a Milano. Laureata in Lettere classiche, è insegnante, giornalista pubblicista, traduttrice e dottore di ricerca in antropologia.

Nel campo della narrativa ha pubblicato un romanzo contemporaneo per ragazzi, Gli amici della torre normanna (Il Rubino) e numerosi racconti di fantascienza, tra cui Quid est veritas?, secondo classificato al Premio Urania Short, Facciamo venerdì?, pubblicato sul Millemondi Urania Distòpia e Mystika, apparso anch’esso su Urania. Ha curato insieme a Silvia Treves l’antologia DiverGender. Ha al suo attivo anche il romanzo di fantascienza umoristica Cicerone. Memorie di un gatto geneticamente potenziato, il noir Bollywood Babilonia (Premio Delos Passport 2018), il fantasy umoristico La compagnia del Pisello, finalista al Premio Italia 2021.

Devaloka. Il pianeta degli dèi, un planetary romance con elementi di antropologia e religione indiana, ha vinto il Premio Odissea 2019. Questi ultimi sono tutti editi da Delos Digital. A dicembre 2021 è uscito anche il romanzo e Kali Yuga, un fantathriller con venature mistiche (Calibano Editore).

M. Caterina Mortillaro, Il sangue e la folgore , Delos Digital, Odissea Fantasy 39, isbn: 9788825419238, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 4,99 iva inclusa

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