La storia
Un anno dopo gli eventi di Syberia 3, ritroviamo Kate Walker imprigionata e costretta ai lavori forzati. La sua nuova avventura comincia quindi in salita, alla ricerca, insieme a una compagna di cella del modo per fuggire di prigione. In queste circostanze ritrova un dipinto che ritrae una donna che sembra somigliarle, ma vissuta negli anni del secondo conflitto mondiale.
La ragazza si chiamava Dana Roze, e Kate ne ricostruirà pian piano la storia. Una storia di persecuzioni razziali, di guerra e resistenza contro i fascisti che hanno scatenato la II Guerra Mondiale. Ma anche una storia di crescita, di educazione sentimentale. Una storia che darà modo a Kate anche di capire meglio se stessa e decidere del proprio futuro.
Syberia, la serie
Syberia: The World Before è il quarto titolo della serie Syberia, ideata dal compianto fumettista Benoît Sokal. Un mondo di lande nordiche desolate, creature misteriose, automi dal funzionamento complesso ideati dal geniale Hans Voralberg. Si tratta di giochi "punta e clicca", basati sull'esplorazione di stupende ambientazioni e risoluzione di enigmi di difficoltà crescente. Non si deve essere dotati di riflessi pronti, ma di essere disposti a ragionare sulla logica degli enigmi, sull'uso combinato degli oggetti che si possono trovare durante le esplorazioni, elaborando gli indizi forniti nei dialoghi con gli altri personaggi.
Non si rischia di morire e dover ricominciare da capo, bensì di rimanere per ore fermi davanti a un problema, fino a trovare la soluzione per poter proseguire.
Se non avete mai giocato i titoli precedenti, il video seguente, selezionabile nel gioco dal menu principale, vi consentirà di avere un riassunto degli eventi più salienti, ma consiglio di giocarli, magari approfittando delle promozioni sugli store online. Si tratta di una serie che predilige l'esplorazione alla tensione, con enigmi risolvibili con pazienza anche da giocatori poco avvezzi alle avventure.
Syberia: The World Before – Il sistema di gioco
Syberia: The World Before riprende dal precedente episodio sia l'interfaccia, anche se per fortuna in una versione migliorata, che lo stile grafico 3D (i primi due titoli avevano una grafica 2D). Un'altra novità è lo sdoppiamento dell'avventura. Il giocatore proseguendo le due storie si troverà alternativamente a giocare con Kate e Dana, oltre che con altri personaggi minori.
In pratica, passaggi del gioco di un personaggio daranno indizi per risolvere gli enigmi dell'altro e viceversa.
Gli enigmi sono più complicati che difficili e si riesce a farsi trascinare dalla vicenda abbastanza velocemente. Non vi trovete mai a dover cercare un oggetto in luoghi lontanissimi da dove sarà utilizzato. Questo agevola i giocatori meno esperti, anche se potrà far mugugnare chi cerca qualcosa di più complesso dal punto di vista ludico.
Fate attenzione agli obiettivi secondari. Se non li completate la storia andrà avanti lo stesso, ma vi perderete alcuni momenti interessanti. Cercate quindi di cliccare su qualsiasi oggetto cliccabile, non trascurando nulla.
Un po' impreciso e talvolta farraginoso risulta muovere i personaggi e gli oggetti.
Syberia: The World Before – L'ambientazione e la storia
L'ambientazione e la storia di Sokal sono coinvolgenti. L'immaginaria città di Vaghen, è la capitale dell'immaginario stato centroeuropeo dell'Osterthal, appena annesso dall'Ombra Bruna. Si tratta di una chiara allegoria dell'annessione dell'Austria dea parte dei nazisti. Dana Roze è una giovane studentessa di musica appartenente all'etnia perseguitata dei vageriani, una allegoria delle persecuzioni degli ebrei da parte dei nazisti.
Dopo averne scoperto il ritratto Kate ne ricostruisce pian piano la storia, con una vicenda di ampio respiro con eventi che vanno dal 1937, quando inizia la storia di Dana, al 2005, nel quale è ambientata la storia di Kate. Per carisma del personaggio, e potenza della sua vicenda, si può dire che Dana ruba la scena alla protagonista del gioco.
Tra i punti di forza del gioco ci sono i dialoghi scritti da Benoît Sokal e Lucas Lagravette, molto coinvolgenti, dai quali emergono personaggi tormentati e mai bidimensionali e le bellissime musiche di Inon Zur (Syberia 3, Fallout, Dragon Age, Prince of Persia), che esaltano sia i momenti di stupita meraviglia che quelli di più commoventi. I dialoghi non sono doppiati, ma ci sono i sottotitoli in italiano.
Meno spazio di quanto meriti ha in quest'avventura il robot Oscar, ma avrà comunque i suoi momenti per essere determinante.
La sceneggiatura non è perfetta. Alcune trame sono risolte forse troppo in fretta, per concentrarsi sull'aspetto storico. Inoltre si avverte la mancanza di forti personaggi antagonisti. Una scelta probabilmente voluta, di fronte alla grandezza dei drammi storici narrati.
Conclusioni
Forse meno di Syberia 3, ma anche Syberia: The World Before ha un finale aperto. Personalmente ritengo che comunque possa essere il giusto finale per una saga che ci ha appassionato, portandoci in mondi fantastici descritti con un immaginario del tutto peculiare, che l'hanno sempre distinta da altre saghe videoludiche. Una saga per la quale l'aspetto narrativo delle immagini e del testo è sempre stato importante tanto quanto quello ludico.
La narrazione sottesa, composta dei tentativi, dei vicoli ciechi e dei dialoghi ripetuti per comprendere meglio i passaggi, nel terzo capitolo forse non era all'altezza delle aspettative, ma questo ultimo titolo si pone all'altezza del primo della serie.
Benoît Sokal, morto nel 2021, ci lascia un commovente apologo su quanto insensata e devastante possa essere la guerra, che lascia il segno giocato in questi giorni in cui l'intera pace mondiale è nuovamente minacciata, e non lascia indifferenti.
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