Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo

I Minions abitano ormai stabilmente con Gru, il super criminale in pectore, ancora pre-adolescente, che sogna una carriera nei Malefici 6, il gruppo di supercattivi più in voga del momento.

Nel frattempo nei Malefici 6 tira aria di rivolta contro il fondatore e capo indiscusso per anni, Willy Krudo, mito di riferimento di Gru.

Ignaro di questa lotta Gru si presenta alle audizioni per entrare nel gruppo, rimanendo a sua volta coinvolto nella faida per la conquista di una preziosa e potente pietra.

A cercare di aiutarlo, tra mille pasticci, i suoi fidati Minions, che chiedereanno l'aiuto di una maestra di Kung Fu per poter affrontare al meglio, per quanto possibile, i loro nemici. Nel frattempo Gru stabilisce un rapporto Maestro/Apprendista con Willy.

Tra gag, scontri e situazioni più omeno paradossali, tutto convergerà verso lo scontro finale con i criminali rivoltosi, nel quale Gru, Willy e i Minions dovranno unire le forze.

La trama di Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo, diretto da Brian Lynch e Matthew Fogel è poco più di pretesto per avanzare di gag in gag. La ricetta è solita: parlate buffe, gaffe, distruzioni fortuite, citazioni cinefile e di cultura pop, questa volte riferite alla musica Disco anni '70 e alla Black e Kung-Fu exploitation. Se i Minions continueranno a piacere non è escluso che anche questa saga prequel prosegua, ricollegandosi ai tre Cattivissimo Me, chiudendo idealmente il cerchio.

Va detto che la titolarità di questo film, per quanto esile sia la trama, va attribuita in pari misura a Gru e ai Minions, personaggi che possono pure essere considerati simpatici, ma sui quali costruire delle storie articolate è praticamente impossibile.

Il finale del film lascia intravedere un seguito, il racconto delle vicende di Gru come cattivo a tempo pieno, per esempio, ma molto dipenderà probabilmente da come questo film verrà accolto a un botteghino cinematografico che, in tempi di Covid, si è rivelato insidioso per produzioni ben più strutturate.