Un’estate vagabonda per fantasymagazine, che ci ha portato anche a Pistoia, nella splendida cornice della biblioteca San Giorgio ⎼ un polo culturale dotato di grandissimo spazio, iniziative e materiale.
Eravamo in tale locus amoenus per spiare da vicino l’XI edizione del Premio Vegetti, a cura della World SF Italia, associazione, presieduta da Donato Altomare, per la diffusione della Fantascienza e del Fantastico, che nell’occasione ha anche presentato una propria e omonima rivista.
Il caso ha voluto che ci imbattessimo nei vincitori del premio ⎼ per la categoria “antologia di fantascienza” ⎼ Sergio Mastrillo (curatore), Riccardo Vezza e Salvatore Vita (autori) con Il fiore della Quintessenza. In loro compagnia abbiamo sorseggiato alcuni spritz e fatto due chiacchiere in relax.
Gentile Sergio, grazie per la disponibilità a fare un po’ di conversazione. In questi tempi tecnologici, per forza di cose, un po’ di buon vecchio “contatto diretto” sembra avere un sapore vintage, eppur genuino.
Ci diresti due parole riguardo all’antologia vincitrice da te curata?
Ciao, Juri!
Innanzitutto grazie per l'interessamento a questi mezzi montanari armati di penna. È stato un piacere incontrarti.
Il Fiore della Quintessenza è sbocciato all'improvviso, dopo aver abbandonato l'idea di curare un'antologia sui viaggi nel tempo. Stavo studiando le quattro dimensioni dell'ipercubo, quando mi è venuta l'idea. Dopo dieci minuti, il Fiore aveva preso forma davanti a me: sedici Varchi che viaggiavano lungo i Petali della quinta dimensione, che formavano una bellissima Corolla, e che a sua volta era la sedicesima parte del Fiore.
Il giorno dopo scrissi La Metafisica di Parilliòn, che spiega proprio come funziona il Nostro Multiverso e introduce l'antologia al concetto dei mondi paralleli come lo avevo immaginato.
Questa è stata la gestazione quando ancora non conoscevo tutti gli autori che ne avrebbero fatto parte.
Quali sono gli autori presenti? E perché?
Avrei voluto convocare tanti autori e autrici che apprezzo, circa una cinquantina in lista, ma le regole del Fiore avevano già imposto un limite imprescindibile, quindi ho deciso la lista finale sacrificando molte grandi penne. L'intenzione era di presentare sedici storie su un Multiverso il più possibile variegato, sia nello stile che nell'approccio narratologico. Infatti nell'antologia troverete dai grandi autori, vecchie glorie, fino agli emergenti, passando per autori e autrice già affermati nella Sci Fi italiana.
La varietà era la mia parola d'ordine.
Leggiamo che il tema dell’antologia è il Multiverso. Ci diresti com’è stato declinato, all’interno dell’opera; si tratta solo di speculazione oppure c’è spazio per l’avventura e magari l’ironia?
La varietà di cui sopra volevo che andasse dai racconti speculativi alla fantascienza classica, fino alla bizzarro-fiction. Quindi troverete anche qualche racconto ironico, in mezzo alle varie declinazioni. Alcuni vi faranno sorridere, altri vi faranno riflettere e altri ancora vi metteranno la tremarella.
Ah, giusto per chiarire, come imposi agli autori in fase di reclutamento: non troverete ucronie nel Fiore della Quintessenza.
Convincici in poche parole a portarci dietro Il Fiore della Quintessenza in queste ultime settimane d’estate.
In poche parole? Ok."Il Fiore della Quintessenza è come l'ombrellone che avete in testa: vi rinfresca le idee solo quando lo aprite." E una volta aperto potete andare oltre. Ma attenti! Viaggiare in altri mondi non vuol dire per forza evadere, non si tratta di escapismo. Piuttosto significa dare una sbirciatina oltre "le porte della percezione" per dare un senso alla "realtà" che ci siamo costruiti. Non sempre riusciamo a vedere tutto quello che ci circonda. E un'altra cosa…La fantascienza non è solo "anticipazione", non riguarda sempre il futuro, anzi non lo è quasi mai. E questo libro non è solo un mucchio di carta sotto un ombrellone. Il Fiore della Quintessenza è come uno specchio frattale del nostro presente, quindi è anche la sabbia sotto la sedia, ma soprattutto siete voi stessi. Grazie a te per il tempo che ci hai dedicato e speriamo di vederci presto.. dal vivo.
Una domanda anche per il gentile Riccardo Vezza: ci parli del tuo racconto all’interno dell’antologia?
Eccomi, grazie! Il titolo è Learning to fly.
Il mio racconto riguarda il coraggio di lasciarsi andare, di farsi trasportare dal destino e lottare per raggiungere gli obiettivi. Parla di reincarnazione, oggetti volanti semi-artificiali, un pianeta deserto che non è un pianeta e basta, battaglie aeree, entità malevole dello spazio siderale… e il volo. Sono stato molto influenzato dalla visione di Nausica della valle del vento, di Myazaki.
E ora l’ultimo dei tre moschettieri, Salvatore Vita! Per favore, parlaci un po’ del tuo racconto.
Multiverse roulette è un racconto di taglio umoristico (si spera, almeno) che prende bonariamente in giro la moda delle vacanze last minute e degli itinerari avventurosi spesso spacciati come alla portata di tutti. Si immagina che, in un futuro non meglio precisato, quando le realtà parallele hanno smesso da tempo di essere una chimera, le vacanze affidate al caso e decise da una gigantesca roulette multidimensionale siano ormai l’ultima frontiera del divertimento. E in questo nuovo tipo di svago a scatola chiusa “incappa” suo malgrado un signor qualunque, che, come premio aziendale per il suo stakanovismo, è costretto a “subirne” gli effetti talvolta infernali.
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