Cosa è successo a Francesco Dimitri tra il 2013, anno di pubblicazione de L’Età Sottile, e il 2022, anno del suo ritorno al fantasy italiano con Il Bacio della Buonanotte (Giunti Editore, in libreria da ottobre 2022)? Tanta vita, risponde l’autore al nostro Maurizio Carnago, nella cornice dell’auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca a Lucca Comics & Games. La sua carriera di autore di fantastico, interrotta in Italia, è ripresa con buon successo in Inghilterra, dopo la decisione dell’autore di affrontare il mercato anglosassone.
Il bacio della buonanotte
Il bacio della buonanotte segna il ritorno di Francesco Dimitri al fantasy.
LeggiLo stesso romanzo presentato oggi, infatti, è stato originariamente scritto in inglese e successivamente tradotto in italiano da Roberto Serrai: si tratta, infatti, di una storia che Dimitri ha in mente da molto tempo, e che nella sua prima versione era già stata pensata in inglese. Non è stato facile affrontare un nuovo mercato, con una nuova lingua, da imparare quasi da zero, e con regole diverse dal nostro: un mercato, ci dice Dimitri, in cui la libertà concessa all’autore è molto inferiore rispetto a quanto accade in Italia, in cui il libro rischia di diventare un prodotto standardizzato, in confronto con la maggior artigianalità, e quindi spontaneità, del nostro mercato.
Il libro è il secondo di Dimitri che arriva in Italia con questa modalità. Qualche tempo fa infatti era stato pubblicato, sempre in traduzione, Il libro delle cose nascoste.
Con Il libro delle cose nascoste Francesco Dimitri torna nelle librerie italiane
Il ritorno di un grande autore italiano con un romanzo scritto in inglese e tradotto da lui stesso per il nostro mercato.
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Come nella miglior tradizione della produzione di Dimitri, Il Bacio della Buonanotte è un prodotto complesso, che può essere letto, e che viene presentato, nei molti strati che lo compongono. È un testo young adult che riporta con forza alla tematica dell’inclusione: una tematica, dice l’autore, che però non deve e non può essere intesa come un target, perché non può essere una moda che passa e scorre via. Uno young adult, dopo una lunga fase di produzione per un pubblico di una fascia d’età adulta, per tornare a quell’età sottile che ce lo ha fatto amare: quel momento in cui l’adolescenza tramonta e ci si affaccia all’età adulta, quando ci consideriamo immortali e possiamo essere ancora tutto, quando siamo grandi per le nostre potenzialità e non riduciamo, con il nostro semplice crescere e scegliere, il ventaglio delle possibilità della nostra vita.
Può sembrare curioso, osserva Dimitri, parlare di quest’età per dei personaggi che, sostanzialmente, sono immortali: personaggi che rinasceranno infinite volte e che avranno di nuovo a disposizione quelle infinite scelte che abbiamo a disposizione in quella fase della nostra vita. Sono personaggi che possono essere grandi in infiniti cicli, circondati però da persone che non hanno le loro stesse possibilità. Ed ecco che la riflessione sul senso della vita e della morte non può che apparire conflittuale, per chi vive in eterno e per chi ha una sola occasione a disposizione: una riflessione che può essere condotta solo con un intenso realismo nel trattare i personaggi e la loro umanità. Perché, per rendere un fantasy credibile, quello che basta è guardare al mondo e smettere di guardare solo agli altri libri: è la curiosità e il punto di vista dell’autore sul mondo a fare tutta la differenza.
Certo, gli altri libri, le altre storie, sono un paradigma importante nella produzione di Dimitri: dopotutto, Pan e Alice nel Paese della Vaporità sono retelling di altre storie quando ancora il retelling non era così diffuso. Le storie, che mutano nel tempo (come si insegna Pan), che sono patrimonio collettivo, servono per unire le persone tra loro (attraverso, per esempio, la profonda connessione tra autore e lettore che dà vera vita al libro). Alcune storie, Pan e Alice in primis, hanno ancora moltissimo da raccontare al mondo.
I temi attraverso cui il nostro Maurizio Carnago conduce Francesco Dimitri sono numerosissimi: dalla magia (argomento sempre fondamentale per l’autore, che insiste sul trasmetterci il sense of wonder di un universo in cui esiste qualcosa che l’uomo non è in grado di misurare o di definire), il destino (altro argomento cardine della sua produzione), fino alle case stregate (perché tutte le case, soprattutto quelle più vecchie e macilente, hanno una storia da raccontare, intrisa di misteri e segreti, come ci racconta lo stesso autore nella sua Guida alle Case più Stregate del Mondo) e alla storia celata dietro la meravigliosa copertina del volume (la collaborazione con Mario Alberti nella realizzazione della graphic novel Cutting Edge).
La chiacchierata tra Maurizio Carnago e Francesco Dimitri si dipana per un’ora tra i temi più diversi, accompagnata dall’incredibile capacità di Dimitri di intrattenere pur toccando argomenti importanti: una qualità che abbiamo imparato a conoscere con i suoi libri, e che si dimostra come un marchio di fabbrica dell’autore, nello scritto quanto nel parlato.
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