Black & White è stato uno dei giochi più innovativi del panorama videoludico degli ultimi anni; reinterpretando il concetto alla base della fortunata serie di Populous, Peter Molineaux seppe inventare un ‘God Game’ con caratteristiche uniche e accattivanti.
Il nome del genere parla chiaro: si è chiamati a impersonare una divinità che potrà influenzare lo sviluppo dei propri sudditi e farli prosperare, ma saprà anche accanirsi sui loro nemici. Benché decisamente collocati nel genere citato, la caratteristica distintiva dei due B&W, prodotti dalla Electronic Arts, è ben chiara e insita nel titolo: Bianco e Nero. Come in Fable, ideato dalla stessa mente geniale, in Black and White le azioni compiute dai giocatori decretano la sua appartenenza al pantheon demoniaco o a quello angelico.
Ulteriore innovazione introdotta dal primo B&W consisteva nella possibilità di scegliere, in qualità di dio, un’incarnazione sulla terra, nelle spoglie di una creatura (guidata da un'evolutissima intelligenza artificiale) che aiutava i fedeli e gettava il panico tra le file nemiche.
In realtà, il capostipite della serie risultò indigesto ai più, soprattutto perché non si riusciva a educare la creatura come si desiderava, l’interazione coi popolani era piuttosto blanda e i ritmi di gioco erano, nel complesso, lenti. Da un certo punto di vista, l’idea geniale di creare un mondo parzialmente indipendente dalle azioni del giocatore causò la frustrazione degli acquirenti: l’esperienza di gioco era decisamente impegnativa e più che di un passatempo, si trattava di un lavoro vero e proprio.
Detta brutalmente, B&W2 non apporta sostanziali modifiche all’idea originale, ma grandi innovazioni sono state annunciate nel gamelay; la dice lunga l’assunzione di una delle migliori menti di casa Blizzard, quel Ron Millar che ha decretato il successo di capolavori quali Diablo, Warcraft 2 e Starcraft.
Negli ultimi quattro anni, il team di sviluppo Lionhead si è prodigato nella correzione di tutti gli aspetti che avevano reso B&W un titolo meno accattivante del previsto, e sembra ci siano riusciti: il sequel migliora tutti gli aspetti citati e regala ore di divertimento, soprattutto per la possibilità di cambiare radicalmente l’esperienza di gioco, affrontando gli stessi problemi da un punto di vista o con un’indole differenti.
Meno frustrante del predecessore, B&W2 risulta in generale più godibile ma, contemporaneamente, altrettanto profondo e sfaccettato; tuttavia, manca l’originalità che rese il primo gioco una pietra miliare del genere. Il rammarico è che questo sequel poteva essere un capolavoro, invece che un mero ‘upgrade’.
Passiamo al materiale on line. Tra le risorse troverete il link al sito ufficiale e uno a ign.com che, come al solito, è pieno di immagini e filmati; ma ci sono anche un paio di chicche: un link che punta al ‘bivio’ fra le due versioni dello stesso sito, uno per i ‘buoni’, l’altro per i ‘cattivi’ e, dulcis in fundo, un simpatico test che, in trenta secondi, vi saprà dire se la vostra indole è angelica o demoniaca rilasciandovi, alla fine, un certificato col nome in bella vista!
4 commenti
Aggiungi un commentonon riesco a far partire black and white 2 perchè la mia scheda video non supporta la versione 1.1 dei pixel shader...si tratta di una Nvidia ge force 4 mx 440 64mb...sapete di qualche driver miracoloso che può rimediare alla situazione o devo proprio cambiare scheda???
allora?
rispondete
maestro..che dire..
Non me ne intendo di schede video, ma perchè non provi ad andare sul sito della scheda in questione (Nvidia) e vedi se da li si puo' scaricare il driver che ti serve...
Non serve che ti incazzi se nessuno risponde, questo non è un forum sull' informatica o sull'hardware.
Sorry.
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