Quando entriamo gradualmente nella vita di Charlie (Brendan Fraser), insegnante di letteratura in gravissimo sovrappeso, adagiato pesantemente sul suo divano, lo facciamo dalla prospettiva di Thomas (Ty Simpkins), un questuante di una setta che irrompe per caso nella vita del docente.
Charlie non puà alzarsi, con il suo peso di oltre trecento chili. La porta è aperta perché Liz (Hong Chau), la sua migliore amica e infermiera che lo assiste da anni, non se l'è sentita di lasciarlo con la porta chiusa in sua assenza.
Ma ad irrompere da quella stessa porta non sarà solo il giovane Thomas. Ellie (Sadie Sink), entra in quel caos che ha solo vaghi ricordi di quella che era una vita, non sa bene in cerca di cosa. Di risposte? Di aiuto?
Charlie è consapevole di avere i giorni contati e non chiede molto, solo di ritrovare un minimo di rapporto con la figlia prima della fine.
Non più più curarsi, non ne ha le possibilità.
Gradualmente, dalle prospettive di chi entra in quel microcosmo, scopriremo "la verità". Cosa ha portato Charlie in quello stato, quale dramma, quali sensi di colpa lo hanno spinto.
The Whale, film diretto da Darren Aronofsky, è l'adattamento cinematografico di un dramma teatrale di Samuel D.Hunter, che è anche sceneggiatore del film.
Rivela tutta la matrice teatrale nelle scelte scenografiche. Praticamente assenti sono gli esterni, pochi gli ambienti. Il formato cinematografico 4:3 è funzionale ad evidenziare l'immensa e tragica mole del protagonista.
Ma, nonostante The Whale racconti gli ultimi giorni della vita di un uomo, non è un film senza speranza. Nonostante l'ingombrante presenza, non solo fisica, ma anche emotiva di Charlie, è anche la storia dei comprimari, Thomas ed Ellie in primis che vivranno il loro complesso arco narrativo in pienezza.
Una storia di empatia, di speranza che ci si possa sempre mettere dal punto di vista degli altri, capire le ragioni di chi sembra aver commesso solo errori, spinti dalla stessa domanda di Charlie: Hai mai la sensazione che le persone siano incapaci di non avere un cuore?
Se la prestazione di Brendan Fraser è il fulcro della riuscita del film, ottimo è tutto il cast, misurato nella prestazione. Da una Sadie Sink che è ormai una conferma, al sorpredente Ty Simpkins e a una volitiva Hong Chau. Con un cast così le basi sono solide.
Vi avviso, The Whale vi disturberà. Sul piano emotivo e sul piano fisico. Probabilmente dovrete bene metabolizzarlo prima di riflettere su cosa vi ha lasciato. Probabilmente non vorrete più rivederlo, o non subito quantomeno.
Ma è da non perdere.
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