Jack Whyte è uno scrittore nato in Scozia ed emigrato in Canada, dove risiede dal 1967. Insegnante di inglese, ha svolto i più svariati lavori, da cantante a copywriter, poi nel 1995 le vendite dei suoi romanzi gli hanno permesso di dedicarsi completamente alla scrittura. L'opera più conosciuta dell'autore è il ciclo delle Cronache di Camelot, composto da otto volumi, tutti pubblicati da Piemme. La particolarità di questi romanzi è l'accento che Whyte pone sulla realtà storica dell'antica Britannia, piuttosto che sugli elementi prettamente fantastici del mito. Lo scrittore evita quindi il ricorso alla magia, concentrandosi invece sulla situazione storica e sociale del tempo.
Questo nuovo volume non appartiene al ciclo delle Cronache, anche se in qualche modo è a esso collegato. Il cavaliere di Artù - Io Lancillotto si colloca temporalmente dopo il regno di Artù; il protagonista è infatti un Lancillotto che torna dopo molti anni nell'ex regno di Camelot, per mantenere una promessa fatta tanto tempo prima. Leggiamo la quarta di copertina:
"Un vecchio cavaliere franco, accompagnato da una scorta di giovani guerrieri, attraversa lo Stretto della Manica e sbarca a Glastonbury, dove sorge la più antica ecclesia d'Inghilterra. Gli uomini si addentrano nella zona, attraverso le dolci colline dove non molti anni prima sorgeva il meraviglioso regno di Camelot, il dominio di Artù, la patria della nobiltà e della cavalleria. Il vecchio cavaliere conosce bene questi luoghi: qui ha passato gli anni migliori della sua vita, qui ha combattuto, ha sofferto, ha amato, E adesso "il Franco", come ancora lo chiamano gli abitanti della zona, è tornato per onorare un'antica promessa: dare degna sepoltura al vecchio amico Merlino, e recuperare Excalibur, la mitica spada di Artù, il simbolo di Camelot."
Il cavaliere di Artù. Io Lancillotto. Vol. 1 di Jack Whyte (Piemme 2005 - Pag. 346 - € 16,90 - ISBN 8838454906)
2 commenti
Aggiungi un commentoChe dire... sicuramente un libro che si lascia leggere, avvincente e con una apprezzabile caratterizzazione del periodo storico...
Peccato per la conclusione... o meglio, la NON conclusione: terminate le ultime righe mi sono chiesto se non avessi in mano una copia difettosa a cui mancasse ancora qualche capitolo!
Indubbiamente il primo di una serie, non si avvicina nemmeno ad essere autoconclusivo: lascia invece il lettore con l'amaro in bocca.
Capisco creare suspance, ma in questo caso mi pare troppo!
Voto: 6.0 (7 per la scrittura, 5 per la conclusione)
Luca
Ave,
Il primo sentimento è di antipatia a pelle per Lancillotto...magari vedremo le altre reazioni al libro...
Ave.
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