Il mese di giugno 2023, come ormai da tradizione a Movieland, il parco divertimenti sul lago di Garda dedicato al cinema, è dedicato al Movieland Film Festival: 30 giorni in cui i visitatori saranno immersi in atmosfere da film grazie a una serie di iniziative per le strade del parco e agli show speciali ispirati ai film più famosi.
Il 17 e il 18 giugno 2023 si è tenuto il raduno di “Cosplay By Think Comics”, il punto di riferimento per appassionati di fumetti, cartoon e cosplay. Oltre ai consueti visitatori il parco è stato festosamente invasi da cosplayer che, incuranti del caldo estivo, si sono esibiti in una parata durante la quale hanno posato per il pubblico grazie ai photo point a tema. L’evento è stato presentato da Valeryo e Valentina “LaVaLend”, presentatori di più importanti fiere Comics & Games in Italia, nonché di Lucca Comics & Games.
Durante la nostra visita al Parco di giorno 17, abbiamo assistito alla sfilata di Cosplayer, ma soprattutto interagito con alcune attrazioni del parco, che avevamo già visitato qualche anno fa.
Metti due giorni tra ComicsFest e Movieland
La cronaca di due frenetici giorni passati tra il Castello di Villafranca e Movieland, con fugaci apparizioni di Giorgia Cosplay, Leo Ortolani e tanti altri, per non tacere delle musiche degli Oliver Onions a stabilire la colonna sonora.
LeggiIl parco ha una doppia natura, forse inconsueta per gli appassionati di questo genere di divertimento: oltre ad immergersi attrazioni interattive, che riprendono i temi di alcuni generi cinematografici, i visitatori possono ogni giorno assistere a un palinsesto di spettacoli originali, scritti apposta per il parco. Dei veri e propri film in piccolo, della durata massima di mezz’ora, con parti recitate, canzoni, effetti scenici degni di un piccolo teatro.
Se tre anni fa avevamo visto lo spettacolo ispirato a Rambo, a catturare la nostra attenzione è stato Medusa, avventura fantastica scritta da Christian Seminara, coordinatore Artistico del parco, che riprende gli stilemi delle avventure di Allan Quatermain o Indiana Jones, con un gruppo di avventurieri alla ricerca delle vestigia di un antico mito. In questo caso la gorgone con il potere di pietrificare chiunque con lo sguardo, che nella mitologia venne uccisa da Perseo.
Ma prima di vedere lo spettacolo abbiamo avuto l’occasione di incontrare Christian, che ci ha raccontato la sua esperienza ventennale nell’intrattenimento.
Come ti è venuta l'idea di lavorare qui? Come ci sei arrivato?
Sono arrivato da artista. Era il 2003 quando il parco è stato costruito. Mi ricordo che qui c'era solo l'arena di Rambo. Andai a fare una selezione nella quale cercavano attori, speaker e presentatori per la costruzione di un nuovo parco sul cinema sul Lago di Garda. Io arrivavo da Legnano, in provincia di Milano. Qua non c'era niente. Dopo aver passato la selezione di Teatro Nuovo di Verona, entrai come presentatore e attore. Così abbiamo iniziato a montare i primi spettacoli i primi spettacoli insieme allo staff e al proprietario Fabio.
Sono nati i primi spettacolini. Rambo già c'era. Presentavamo lo show di Rambo. Allora il protagonista era Romano (Sommadossi NdR), che c'è ancora oggi, sosia ufficiale di Stallone. Lo presentavamo scherzosamente "direttamente dagli Stati Uniti, Sylvester Stallone". Ai tempi era molto simile nel fisico, allo Stallone degli anni 80 e aveva un certo impatto sul pubblico per la somiglianza. Ho passato quattro anni con loro, presentando tutti i giorni spettacoli. Poi nel 2006 sono andato via, per tornare nel 2016. Nel frattempo avevo messo su famiglia, e con moglie e figlio non volevo più essere sempre in giro per l'Italia.
Il bimbo era piccolo allora. Ho deciso di fermarmi. E ho ritrovato Fabio (Amicabile NDR) che nel frattempo cercava nuovi spunti per gli spettacoli. Lui mi ha dato fiducia nel rilanciare la parte artistica, e ho cominciato a cambiare la tipologia di spettacoli. All’epoca era quasi tutto in playback. Prendevamo pezzi di film e li ripetevamo in playback. Io ho iniziato a puntare proprio sulle voci. Essendo un parco a gestione familiare, non avendo grossi budget, ho cominciato a puntare sugli artisti.
Ha funzionato?
La spettacolarità, a parte gli effetti speciali che puoi vedere in uno spettacolo come Rambo, era proprio data dalla possibilità di sentire la viva voce di un cantante dal vivo, su una recitazione che punti anche sull'emotività. Dopo aver studiato il pubblico, abbiamo cercato di abbracciare i gusti di tutti. Per noi è la cosa più importante. Soprattutto in un parco, perché chi va a teatro paga il biglietto e resta lì seduto, che si annoi o che diverta, deve resistere fino alla fine. Qui noi dobbiamo concentrare tutto. Intanto, perché il limite di attenzione in un parco non può superare i 25 minuti. Rambo dura mezz'ora e Medusa proprio 25 minuti. La cosa difficile è compattare una storia intera in quei 25 minuti, in grado di fare commuovere, divertire e cercare di toccare tutti i sentimenti che puoi toccare per incollare lo spettatore alla sedia.
Il primo esperimento è stato quello di creare uno spettacolo nel 2018 Sweet Nightmares, il primo spettacolo interamente live da me ideato che ha debuttato ad Halloween. Io volevo creare uno per il quale gli spettatori non si rendessero conto di essere in un parco. Ho visto altri parchi, ma non credo che in giro ci sia stato uno spettacolo accolto da standing ovation, applausi e spettatori commossi a ogni replica. Il budget era basso, lo spettacolo era fatto solo di artisti e di storia. Quindi, saper raccontare e interpretare a volte ti dà molto di più.
Dopo Sweet Nightmares ho scritto questo show epico, Medusa. Il Movie Magic è stata un'altra sfida perché abbiamo dovuto realizzare una storia sugli effetti speciali del cinema senza avere quegli effetti e con due persone in scena, rispettando le richieste della proprietà sul budget. Ho lavorato tanto sulla storia, con una specie di viaggio nel tempo intrapreso da un dottore e il suo assistente attraverso vari laboratori, sia degli avi del professore sia quelli dei discendenti, come chiave per raccontare gli effetti speciali.
Quindi praticamente è Fabio che ti dice quello che vorrebbe?
Diciamo c'è un confronto continuo, perché comunque lui è il produttore. Quindi come con tutti i produttori funziona che tu arrivi con il tuo script e lui ti dice "Questo mi piace, questo no. Qui la musica non mi piace. Etc." E quindi cerchi in base ai suoi gusti di riadattare il lavoro.
Anche di mediare…
Ognuno ha i suoi gusti e sentimenti. A volte è lui che ha delle richieste. Io Ie raccolgo e dico "Ci penserò". Altre volte vado io da lui con qualcosa che ho scritto o con una idea. Per esempio, Sweet Nightmares ha già i suoi anni, quindi gli dico che per Halloween vorrei creare un nuovo spettacolo e indico una riunione per discuterne.
Una domanda forse scomoda. Ma secondo te, indovina di più il produttore o l'artista che ha anche un'esperienza?
È difficile perché forse tutti e due hanno pesi diversi ma che si equivalgono. Io arrivo dal mondo dello spettacolo. Medusa, Sweet Nightmare o Movie Magic non sono tipici show da parco. La mia provenienza è fuori dal mondo dei parchi. Io arrivo dal teatro e dal cinema e in misura minore dai parchi. Non sono mai stato un grande frequentatore di Gardaland o Mirabilandia. Io sono stato a Disney World la prima volta l'anno scorso, perché mia moglie mi ha regalato il biglietto per il compleanno. Ci sono andato con i ragazzi perché so che serve sapere come lavorano gli altri. Ho visto un altro mondo e guardando gli spettacoli mi sono detto: "Be', con il poco budget tutto sommato abbiamo fatto bene."
Poi ho visto che in Francia c'è un parco che si chiama Puy du Fou. Ci voglio assolutamente andare perché è un parco che è nato nel 77 – quando sono nato io – con le rievocazioni storiche. Si tratta di un intero villaggio che ha deciso di vivere come un parco, e ha realizzato spettacoli che ad oggi richiamano più di 2 milioni di visitatori l'anno. Hanno realizzato un'arena da 15.000 posti simil Colosseo con corse con le bighe, gladiatori. Uno spettacolo di vichinghi, un altro ispirato alla Spada nella Roccia. Un altro ancora con 120 falchi. Tutto il villaggio è composto da artisti e professionisti e vive solo di spettacoli.
Io per Medusa mi sono un po' ispirato a l'idea di un parco che potrebbe vivere solo di spettacoli. Perché è quello che ti differenzia. Ritengo sia inutile andare a far concorrenza a parchi come Gardaland e Mirabilandia che vivono solo di attrazioni con solo qualche spettacolo. Quindi, per rispondere alla domanda di prima, Fabio che vive il parco ha comunque un occhio rivolto a una certa clientela. Io voglio portare gente al di fuori di quella clientela. Quello che succede ehi viene qua e vede i nostri spettacoli dice di non aspettarsi cose del genere in un parco divertimenti. Inoltre abbiamo tantissimi abbonati, anche di una certa età, che vengono per seguire il nostro palinsesto di spettacoli che puoi seguire anche senza andare alle attrazioni.
In quanto tempo passate dall'idea alla realizzazione di uno spettacolo?
Spesso mi chiedo cosa potrei realizzare se avessi tempo, perché sono sempre molto stretto. Quando Medusa era una bozza, per esempio è sorta la necessità nel frattempo di creare una nuova storia per la casa dell'orrore. Cercavamo qualcosa fuori da diritti. Non potendo usare marchi come Nightmare, L'esorcista etc per ragioni di costi, mi sono detto: ‘perché non fare qualcosa di nostro?’ A novembre ho iniziato a documentarmi sui serial killer. A me piacciono molto le storie vere, perché mi ispiro tanto da quello che è già accaduto.
Nella storia c'è già tutto. Se ci pensi gli Avengers che non sono altro che gli dei dell'Olimpo, la summa di quello che già hanno raccontato nell'epica. Come quello che ho raccontato in Medusa.
Ma anche per le storie dell'orrore, ho scoperto che se si prova a pensare alla cosa più brutta che possa essere fatta a un essere umano, scopri che nelle realtà è stato fatto o pensato di peggio. Durante la fase di creazione avevo sul mio tavolo tante di quelle foto con immagini di serial killer che sembrava il tavolo di CSI. Volevo creare una storia nella quale le persone entravano in vari set, seguendo le indagini della polizia, immaginando che attraverso un chip saremmo entrati nella testa dei vari serial killer della storia per capire come operavano, assistendo ai vari omicidi. Sarebbero state scene pesanti e complicate da creare nei vari set. Finché alla fine mi sono imbattuto in uno dei primi serial killer della storia: H. H. Holmes, un uomo che a fine '800 ha creato un hotel a Chicago pieno di trappole per uccidere le persone che arrivavano in città per la fiera indetta per festeggiare i 400 anni dalla scoperta dell'America. Ha creato camere che intrappolavano le persone, con botole che si aprivano su scantinati, e poi buttava i corpi nell'acido, e poi vendeva gli scheletri. A questo punto ho creato l'attrazione Holmes Hotel.
E Medusa?
Medusa l'ho realizzato in un inverno. Volevo fare qualcosa di avventuroso. Ho iniziato a guardarmi un'infinità di film: Indiana Jones, Il mistero delle pagine perdute, e tanti altri film d'avventura. Perché l'ispirazione nasce sempre dalla rielaborazione di qualcosa che hai visto. Così ho iniziato a buttare giù il progetto e in due mesi ho scritto tutta la storia. La produzione è stata tutta in "casa". Dove c'era prima un'attrazione, in un luogo del parco che si prestava molto. Da gennaio in poi abbiamo lavorato con il regista, scenografi e costumisti, ed è stato tutto cucire costumi, tagliare polistirolo e tanto altro. Abbiamo trovato soluzioni artigianali a problemi.
La scenografia ruotante, per esempio è montata su una vecchia scavatrice che avevamo in un magazzino. L'abbiamo usata come piattaforma sulla quale è stata hanno costruita un'intelaiatura, tutto saldato a mano da due fabbri. Tutto fatto da noi, dall’idea alla realizzazione pratica. Le proprietà intellettuali costano. L'unica che usiamo ancora nei nostri spettacolo, ma senza nominarlo direttamente è Rambo. Medusa, Revenge, Magic Movie, Overdrive etc. sono tutti nostri. Così come Pangea, che è ispirato a Jurassic Park solo come concetto.
Consiglieresti a tuo figlio il tuo lavoro?
Come dici? No, per carità, fai altro. Scherzi a parte, in realtà no, perché comunque è un campo difficile. Io per vent'anni, anche al di fuori dei parchi ho fatto parecchie cose; video musicali, un programma scritto e interpretato da me, radio, teatro. Però ho sempre faticato a spiegare cosa facevo. Se provi a fare un cambio di residenza sul modulo la mia professione non esiste. Esiste l'impiegato, ma le professioni artistiche non sono considerate lavoro.
Come per chi scrive.
Il lavoro dello scrittore è considerato un hobby, quando invece per molti è una vera e propria professione che rende. Ma l’arte in Italia ma non è incentivata. Gli investimenti in Italia ci sono stati anni fa perché Hollywood andava a Roma per creare i kolossal. Loro hanno imparato da noi e continuano con un'industria cinematografica che produce. Noi ci siamo fermati ai cinepanettoni.
Che prospettive vedi per il futuro?
Qualcosa sta iniziando a cambiare, c'è un po' di crescita, ma gli investimenti sono ancora pochi. Ho partecipato a un progetto per dei cortometraggi con i ragazzi delle scuole medie. È stata una bella iniziativa del Ministero.
Per il parco vorrei che magari un giorno s'investisse nella realizzazione di un bel teatro da 1000 posti. Il 2020 è stato un anno difficile. Il successivo ha avuto un'apertura tardiva, alla quale comunque si è avuto un buon riscontro di pubblico. Il 2022 poi è stato un anno di boom. Quest'anno sta iniziando in salita per la crisi economica di quest'inverno, che si fa si sentire. Ammetto di essere un po' di parte, ma sono convinto che una strada per affrontare la crisi sia quella di differenziare l'offerta con gli spettacoli.
Altre attrazioni
Dopo aver ringraziato Christian, ed esserci emozionati nel vedere Medusa, siamo poi andati in giro per il parco, provando i brividi dell’Holmes Hotel, una casa stregata jumpscare, nella quale figuranti fanno di tutto per spaventarci. L’introduzione al mondo del serial killer contribuisce all’atmosfera macabra, proibita a minori di 14 anni, anche se dalle 13 alle 14 è possibile seguire un percorso “per famiglie”, meno truculento.
Un’attrazione immersiva è poi Android 3D. In uno scenario fantascientifico, gli spettatori assistono a un film nel quale sono i passeggeri di un convoglio scortato da dei mecha durante un’invasione aliena. Occhiali 3D per la proiezione, sedile oscillante, getti d’aria e altri effetti 4D, contribuiscono all’immersività.
Durante il pomeriggio abbiamo poi visto la colorata sfilata dei cosplayer e lo spettacolo John Wick Tribute, ovvero un retake interattivo di una scena d’azione del film con Keanu Reeves, realizzato da bravissimi cascatori con la collaborazione di alcuni temerari del pubblico.
Uno spettacolo aereo vero e proprio, durante il quale gli interpreti hanno usato le strutture e i tetti del parco come un set, con gli spettatori naso all’aria a seguire le evoluzioni.
Il Movieland Film Festival non è ancora finito. Movieland dedicherà una giornata alla serie tv che ha riportato in auge gli anni ’80: Stranger Things! Per tutti i fan di Dustin, Eleven e il loro gruppo di amici il 24 e il 25 giugno ci saranno gli Stranger Days: l'associazione Upside Down trasformerà una parte del parco nel celebre SottoSopra, assieme ai Cosplayer e all'arcade station tutta da scoprire con cabinati a tema.
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