Anno 2023, cinquant'anni dopo la possessione di Regan MacNeil il male risorge. Questa volta sono due le ragazze trascinate agli inferi: Angela (Lidya Jewett) e Katherine (Olivia Marcum). La prima è una orfana di madre cresciuta da un padre ateo e roso dai sensi di colpa per non aver salvato sua moglie, la seconda è parte di una famiglia devotissima alla propria chiesa. I tre genitori uniranno le loro forze per combattere il male, chiedendo aiuto alla Chiesa ma anche alla madre di Reagan (Ellen Burstyn), la quale convive ancora oggi con le conseguenze degli eventi di cinquant'anni prima, dedicando la sua vita allo studio dei rituali di esorcismo.
L'Esorcista – Il credente di David Gordon Green è il tentativo di portare nel mondo Blumhouse la saga dell'Esorcista, basata sul romanzo di William Peter Blatty trasposto nell'epocale film di William Friedkin.
Il film può essere visto come la storia di un uomo che trova la fede, al contrario di altri che invece vacillano e la perdono di fronte alle prove del demonio.
La sceneggiatura, scritta da Green insieme a Peter Sattler, lambisce la superficie dei complessi dilemmi alla base del materiale originale, che ne avevano decretato il successo perché portatori di profonde e inquiete riflessioni.
Molto è cambiato dal 1973, e lo spettatore non viene coinvolto non solo per la superficialità della sceneggiatura, ma anche per la messa in scena scolastica e senza visionarietà.
Un horror mediocre, per tempi mediocri. Il vero orrore è scoprire che, pur con un risultato così modesto, sono già in preparazione due seguiti. Un'autentica minaccia. Meglio rivedersi il film di Friedkin, L'Esorciccio o Riposseduta.
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