Garth Ennis ha partecipato a numerosi eventi nell'edizione 2023 di Lucca Comics & Games, dall’incontro a più voci Un mondo in subbuglio in cui ha raccontato la propria esperienza come autore di war comics al panel con Emiliano Pagani Quei cattivi ragazzi, in cui ha portato il suo autorevole contributo sul tema della rappresentazione della violenza nei fumetti.

Cattivi ragazzi a Lucca Comics & Games: l'esplosivo incontro con Emiliano Pagani e Garth Ennis

Cattivi ragazzi a Lucca Comics & Games: l'esplosivo incontro con Emiliano Pagani e Garth Ennis

Articolo di Alessandro Villari Venerdì, 3 novembre 2023

A Lucca Comics & Games si parla di antieroi, violenza e ironia nel fumetto.

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Il press café con la stampa

Il 3 novembre Ennis è stato protagonista di un affollatissimo incontro con la stampa, durante il quale ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, consentendoci di approfondire alcuni aspetti della sua carriera. Ecco le più significative.

Com’è stato lavorare per la trasposizione televisiva di The Boys?

Non ho lavorato direttamente con gli showrunner, ma sono molto soddisfatto del lavoro che si è ottenuto: grazie alla trasposizione televisiva la mia opera dura più a lungo e questa è la mia priorità, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto perché questo contribuisce a mantenerla attuale.

Il mondo è cambiato, qual è il tuo personaggio invecchiato peggio?

Probabilmente Preacher, perché rappresenta un mito americano (non a caso io lo considero un western) che non è più così attuale dopo quello che abbiamo visto accadere negli USA negli ultimi dieci-quindici anni. D’altra parte era una storia degli Anni Novanta, un’epoca che era molto più divertente di quella attuale.

C’è qualche compromesso che hai dovuto subire e che ti rode ancora?

Sorprendentemente ho dovuto affrontare pochi compromessi, perfino con Preacher che pure era per DC Comics che è una casa editrice particolarmente prudente, ma che ha avuto davvero poco da ridire e ha rispettato molto il mio lavoro. Le uniche interferenze riguardarono in realtà la colonna della posta: il mio senso dell’umorismo non corrispondeva a quello dei curatori.

In che modo cerchi di raccontare la natura umana tramite il conflitto e la violenza?

Cercando di essere il più onesto possibile al riguardo: la violenza c’è e bisogna accettarla e accettarne gli effetti, non solo quelli immediati. Se fossi un autore per bambini mi preoccuperei di scrivere storie edificanti, ma dal momento che scrivo per adulti non sento il bisogno di indorare la pillola, quanto di raccontare la realtà per come è.

Quando pensi alla possibilità di una trasposizione cinematografica delle tue opere, qual è l’aspetto che ti preoccupa di più?

Che possano travisarne il significato che aveva per me. Prendiamo Dreaming Eagles, la storia di un gruppo di aviatori afroamericani che combattono i nazisti; la stessa storia è stata narrata nel film Red Tails, ma io credo che il film non abbia reso giustizia a questi uomini, non attribuendo alla vicenda la giusta importanza. Ecco, non avrei voluto che Red Tails fosse la trasposizione del mio Dreaming Eagles.

La tua prima opera importante è stata Troubled Souls, ambientata nella Belfast dei Troubles. Quanto ha influenzato il tuo percorso artistico, la scelta dei tuoi temi, il fatto di crescere in quella Irlanda del Nord dilaniata dai conflitti?

In realtà la mia famiglia, di estrazione borghese, non era coinvolta direttamente nei Troubles, perciò io l’ho vissuta marginalmente. Mi ha influenzato però da una parte infondendomi un approccio cinico, perché osservavo che quel conflitto andava avanti con la sua conta quotidiana dei morti perché nessuno aveva davvero interesse a porvi fine. Mi ha instillato un senso di sospetto sia verso i governi, sia verso chi ha grandi ideali. Tutti abbiamo visto Star Wars e abbiamo un’idea romantica del ribelle, ma per me la rivoluzione è qualcosa di brutto e sporco ed è raro che i buoni ne vengano fuori.

Sei stato chiamato a scrivere i fumetti di James Bond, pensi che questo sia dovuto al tuo lavoro Jimmy’s Bastards?

Jimmy’s Bastards è una parodia del James Bond di Roger Moore, per cui mi piacerebbe rispondere di sì. In realtà me l’avevano proposto già più di dieci anni fa, ma il progetto era rimasto sospeso. I fumetti saranno molto più aderenti alle storie di Ian Fleming, molto più realistiche rispetto a quei film.

Non vediamo l’ora di leggerli.

La mostra a Palazzo Ducale

Un ultimo evento lo ha visto protagonista assoluto nel sabato di Lucca: Garth Ennis: Till The End of His Word, presentazione della mostra esposta a Palazzo Ducale e dell’omonimo documentario curato per RaiPlay da Alessandro Apreda e Luca Bitonte, e visibile sulla piattaforma da pochi giorni.

La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.
La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.

La mostra ricostruisce una sorta di Ennis Town in cui trovano posto circa centocinquanta tavole originali tratte dalle sue opere più importanti, dagli esordi di Troubled Souls fino ai successi di Preacher, The Punisher, Hellblazer, The Boys e molte altre. Al centro dell’allestimento si trova un finto pub con tanto di bottiglie di birra – anch’esse, come hanno precisato i curatori, rigorosamente finte, e un minuscolo “cinema” in cui sono proiettate tavole dell’autore.

La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.
La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.

Lo accompagnano nell’incontro, oltre agli stessi Apreda e Bitonte, Goran Sudzuka, Mark Dillon, figlio del compianto Steve Dillon che ha illustrato alcune delle serie di maggior successo di Ennis (Preacher, Hellblazer, The Punisher), e la moglie Tanya Dillon: la sua idea di una mostra con le tavole disegnate da Steve Dillon, a partire dalle centinaia di disegni conservati in casa dopo la scomparsa del fumettista è stata la scintilla che ha portato alla realizzazione della mostra su Garth Ennis, che raccoglie naturalmente anche illustrazioni di altri artisti.

La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.
La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.

L’incontro si apre e si chiude proprio con il ricordo del grande contributo, artistico e umano, di Steve Dillon all’opera di Garth Ennis: non mancano numerosi aneddoti sul loro rapporto. La mostra del resto è un omaggio non solo a Ennis, ma anche a tutti gli artisti che hanno rappresentato il suo immaginario.

La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.
La mostra di Garth Ennis a Lucca Comics & Games 2023.

Tra questi anche Goran Sudzuka, un disegnatore in grado di svariare senza difficoltà dai toni cupi di Discesa all’inferno a quelli comici di Marjorie Finnegan, e che per questo – assicura Ennis – avrà sicuramente altre occasioni di lavorare con lui.

Sudzuka è tra gli autori che hanno contribuito alla mostra prestando tavole originali: la ricerca delle tavole adatte per illustrare il percorso artistico di Garth Ennis e il reperimento degli originali sono state le difficoltà principali dei curatori, ma non meno difficile è stato alla fine selezionare le centocinquanta tavole che occupano interamente la capienza del salone di Palazzo Ducale, da un materiale iniziale complessivo di duecentocinquanta.

Garth Ennis nella Walk of Fame

Nel corso dell’evento Ennis ha impresso le sue mani in una lastra di cemento che andrà a decorare, insieme a quelle di altri giganti che l’hanno preceduto, la Walk of Fame del Museo del Fumetto di Lucca.

Garth Ennis "firma" la Walk of Fame a Lucca Comics & Games.
Garth Ennis "firma" la Walk of Fame a Lucca Comics & Games.