Come affrontare al meglio la nebbia e le piogge novembrine? Un'idea potrebbe essere quella di immergersi totalmente in un modo fatto di bianco e nero, e figure un po' sinistre, un po' orrorifiche.
Noi abbiamo fatto questa scelta, e allora via a Torino ad ammirare la Mole Antonelliana, sede della mostra Il mondo di Tim Burton, ospitata dal Museo Nazionale del Cinema (dalle illusioni ottica ad Arancia Meccanica nel giro di due ore di camminata pensante).
Andiamo con ordine: l'evento è incentrato sul lato più artistico e "da scrivania" del maestro del gotico moderno (cit.): vi è proprio riportato il suo laboratorio da viaggio, con tanto di fogli da disegno, lavagne a parete di sughero e un piccolo Jack Skeletron a mo' di supervisore.
La struttura ascendente della Mole di Torino ci ha consentito, sorta di moderna cattedrale, di raccogliere materia e pensiero al pian terreno e di ascendere poi verso le vette più altre dello spirito espresso da Tim Burton tramite una "peripatetica" della sua produzione. Classe 1958, nato in California, regista di Batman (1989), Nightmare before Christmas (1993), Il Mistero di Sleepy Hollow (1999)… e via fino all'ideazione di Mercoledì (2022).
La sottile linea rossa che collega tutto negli anni, anzi, nelle decadi, è sempre chiara: un fantasmagorico grottesco in cui è piacevole specchiarsi; una camera oscura nella quale alcuni elementi dell'animo umano sono più evidenti e anche se forse non all'apparenza, ma nella sostanza, sorpendentemente simpatici.
Dove la ricerca di questa via "meno battuta" dell'immaginario possa portare, lo dice il fatto che il buon Tim ora sia il compagno della ninfa e musa Monica Bellucci.
Auguriamo ai prossimi visitatori una bella passeggiata su questi "stranger tides". Fino al 07/04/2024!
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