Questo libro di Genzaburo Yoshino fa parte di una collana cominciata in Giappone a partire dal 1935 e quest'unico volume, il sedicesimo e ultimo della serie pubblicato nel 1937, è arrivato da noi soltanto nel 2019. Dando uno sguardo alle date, si è proprio alle soglie della guerra tra Cina e Giappone e all'imminente Seconda guerra mondiale, quando già all'epoca le ombre dei regimi in Europa facevano preoccupare il mondo intero. Il motivo di questo ritardo è presto detto: le storie raccolte in questa collana sono strettamente legate alla cultura giapponese, orientate a un giovane pubblico per educarlo alle sfide che la vita gli avrebbe riservato più avanti. Finora di nessun vero interesse per il grande pubblico occidentale, se non fosse stato per lo Studio Ghibli.
Questo libro, infatti, è stato l'ispirazione del maestro di animazione Hayao Miyazaki per il suo ultimo lungometraggio, in patria intitolato proprio E voi come vivrete? mentre da noi è diventato Il ragazzo e l'airone. Il libro stesso compare per un momento all'interno della pellicola.
Ebbene, in questo volume non vedrete alcun airone né salti temporali e universi paralleli, perché si tratta in realtà di un racconto di formazione per ragazzini, una storia sorprendentemente scorrevole e allo stesso tempo riflessiva. Le situazioni vissute dai protagonisti delle scuole medie, nonostante siano ambientate nei primi anni del Novecento, non sono diverse da quelle dei giorni nostri e i valori qui illustrati hanno il grande pregio di essere universali. Le riflessioni sulla vita e sulla società viste dagli occhi di un dodicenne sono capaci di far pensare anche gli adulti e gli insegnamenti sulla responsabilità e sul coraggio sono l'unica scintilla che smuove l'anime di Miyazaki, il quale poi prende una deriva fatasiosa completamente diversa, come il grande maestro ci ha abituati.
Io stesso mi sono riconosciuto in alcune vicissitudini di questi curiosi e vivaci ragazzini, perciò non posso che ringraziare l'editore Kappalab per aver cavalcato l'onda di pubblicare questa opera ispiratrice, perché anche al di fuori del Sol Levante si può considerare una valida lettura. Gli intermezzi "da professorino" dello zio in realtà sono piuttosto paternalistici e fanno un po' calare il ritmo della narrazione, ma sono utili per lo scopo che la collana si era prefissata: educare le nuove generazioni di futuri cittadini giapponesi e sono scritti con una delicatezza tutt'altro che altezzosa.
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