Tratto da una storia vera. Ovvero la storia di come la squadra nazionale di calcio delle Isole Samoa Americane, da non confondere con lo Stato di Samoa, si riscattò dalla figuraccia rimediata nel 2001, quando venne sconfitta dall'Australia per 31-0.
Il vero problema per Tavita (Oscar Kightley), presidente dell’American Samoa Football Federation, non è aver perso, ma non essere riusciti a giocare decentemente a calcio, e non aver mai segnato neanche un gol.
Anche Thomas Rogen (Michael Fassbender) è in cerca di riscatto. Ex discreto giocatore di calcio, come allenatore e come uomo ha subito varie vicissitudini, che l'hanno portato a essere cinico, disilluso e collerico.
Dopo la mancata qualificazione della squadra degli Stati Uniti Under 20, da lui allenata, viene quindi inviato dalla federazione ad allenare la nazionale samoana, incarico che lui considera una vera e propria punizione.
Come recita l'incipit del film, Chi segna vince, racconta l'incontro tra isole: le Samoa e Thomas. Si tratterà di un percorso di scoperta reciproca, che porterà risultati inattesi per entrambe le parti: ottenere almeno un gol in una partita per la squadra samoana, riscattarsi dai suoi demoni personali per Thomas.
Un percorso accidentato, nel quale le due parti dovranno conoscersi reciprocamente.
Il calcio è un gioco di squadra, pertanto nella vicenda saranno fondamentali i percorsi umani e calcistici che affronteranno i vari giocatori, con diverse storie personali.
Taika Waititi con Chi segna vince cerca di raccontare una storia vera, ispirandosi in parte al documentario omonimo che la racconta, aggiungendo i suoi elementi di comicità anche greve, con innesti che vorrebbero essere comici, ma che non sempre funzionano, anzi, alla luce della storia personale del protagonista, risultano decisamente distonici.
Non sempre tutto si può buttare in caciara. L'ironia è un filo sottile, e stavolta si spezza, spiazzando.
Di contro riesce nell'intento di raccontare una vera storia inclusiva. La calciatrice transgender Jaiyah (Kaimana) è un personaggio reale, la prima che abbia mai partecipato a una competizione internazionale. Come l'attrice che la interpreta è Fa’afafine, un termine che nella cultura delle Samoa Americane indica persone con generi fluidi che si muovono tra il mondo maschile e il mondo femminile, mostrando due spiriti che coesistono nella stessa persona.
È una parte sacra della loro cultura, ed è una cosa che viene semplicemente accettata
, spiega Waititi.
Tra Thomas e Jaiyah si instaurerà una dinamica mentore-allieva che sarà in realtà una occasione di crescita per entrambi.
Fassbender offre una prova di grande carisma e mestiere, ma cede talvolta a una ipercaratterizzazione, andando troppo spesso sopra le righe.
Il film scorre, riuscendo, al netto delle cadute di stile di cui sopra, ad emozionare in alcuni passaggi. La gestione del finale è anti-catartica. Non credo di anticipare nulla, dato che si tratta di una storia vera, che il risultato più emotivamente intenso della scena madre della partita con il Tonga sia il fatidico primo gol, pertanto la successiva vittoria per 2-1 può essere raccontata in flashback.
Chi segna vince non è il solito film sportivo che celebra il valore assoluto della vittoria, bensì quello della crescita, del sacrificio e, perché no, del divertimento dello sport.
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