Chi non ricorda il Pifferaio di Hamelin, che, col suo magico strumento musicale, prima liberò la città da un'infestazione di topi e poi, per vendicarsi del mancato pagamento del compenso da parte degli abitanti, sottrasse loro tutti i bambini?
Sicuramente se lo ricorda bene un'icona fra i cantautori nostrani, quell'Edoardo Bennato che ha già dimostrato di nutrire una vera passione per le favole, visto che, nel 1977, dedicò un album a Pinocchio (Burattino senza fili) e, nel 1980, ne riservò un altro a Peter Pan (Sono solo canzonette), mentre oggi esce in tutti i negozi, su etichetta Warner, col suo La fantastica storia del Pifferaio Magico.
''Il pifferaio e' una favola poco nota dove compaiono inventori e scienziati, coloro che sono i veri costruttori di un mondo migliore'' - ha dichiarato il cantautore. Al disco hanno dato il loro tocco personale ben 18 artisti italiani, con un'adesione entusiastica al progetto. "Avevo in mente da tempo l'idea di un concept album ispirato alla favola del pifferaio magico" - prosegue Bennato. "Ma all'inizio di quest'avventura mi sembrava impossibile riuscire a coinvolgere così tante persone che stimo grandemente sul piano umano e artistico".
Un'esperienza nuova, questa coralità, che non si riscontrava nei due precedenti album favolistici dell'artista partenopeo. Indice dell'intenzione di confezionare un lavoro di ben più ampio respiro, che ambisce a qualificarsi come vera e propria opera rock. Un'aspirazione cullata anche, curiosamente in questo stesso periodo, da un altro ben noto astro di casa nostra, quella PFM il cui recentissimo Dracula sarà oggetto di attenzione di un prossimo articolo di Horror Magazine.
All'album di Bennato si accompagnerà anche un dvd contenente il fumetto-storia del Pifferaio Magico, raccontato come una favola moderna da Maurizio Trombini, voce della trasmissione di Italia Uno Lucignolo e un off-stage delle registrazioni del disco con interventi parlati e filmati di Edoardo e di molti degli artisti coinvolti.
La tracklist dell'album è la seguente:
“La fantastica storia”
“Sono nata in una grande città” (con la partecipazione di Irene Grandi)
“La televisione che felicità” (con la partecipazione di Max Pezzali)
“Ogni favola è un gioco” (con la partecipazione di Raf e Alex Britti alla chitarra)
“La città trema” (con la partecipazione di Piero Pelù)
“Detto tra noi” (con la partecipazione di Jovanotti)
“T’amo” (con la partecipazione dei Sugarfree)
“Addosso al gatto” (con la partecipazione di Neffa)
“Assuefazione” (con la partecipazione di Roy Paci)
“Il gatto mangia il topo” (con la partecipazione dei Sud Sound System)
“Sarà falso sarà vero” (con la partecipazione dei Zeropositivo)
“Troppo troppo” (con la partecipazione di Maria C. Chizzoni & Quartetto Flegreo)
“Eccoli i prestigiatori” (con la partecipazione degli Africa Unite)
“Una ragazza” (con la partecipazione di Daniele Groff)
“Non è amore” (con la partecipazione di Niccolò Fabi)
“E’ arrivato un bastimento” (con la partecipazione dei Negrita)
“C’era una volta” (con la partecipazione di Maurizio Capone & Bungt Bangt)
“Allora chi” (con la partecipazione dei Velvet)
“Lo show finisce qua” (con la partecipazione di Morgan)
Riuscirà il cantautore a coniugare magistralmente, ancora una volta, musiche originali, splendide parole, scottante attualità e graffiante ironia, come accadde in passato per il classico di Collodi e per quello di Barrie? La qualità dei due precedenti episodi farebbe propendere per un sì a occhi chiusi.
Speriamo allora di poter sognare di nuovo su queste freschissime note dedicate a un ennesimo classico della fiaba. Ma facciamolo senza tema di passare per stolti visionari e senza paura di fallire nella nostra ricerca di quell'Immaginario così ben simboleggiato dall' Isola-Che-Non-C'è. Perché, come cantava Edoardo venticinque anni fa, "chi ci ha già rinunciato, e ti ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te".
7 commenti
Aggiungi un commentoquestioni di lavoro, non sono un grande fan, ma gli album storici li conosco. Il comunicato della casa discografica è molto ingannevole, questa volta più del solito.
ciao, Gab
Beh, si sa come fanno i comunicati stampa la maggioranza delle etichette Pero' qui c'è l'aggravante che è un artista italiano e non una cosa tradotta pari pari dal comunicato inglese dell'etichetta madre, tradotto poi dalla 'filiale nostrana'... E ancor piu' grave che il sito ufficiale dell'artista riporti la stessa zuppa senza scendere in particolari...
A mio avviso Bennato e' stato (lo seguo poco ultimamente) uno dei piu' grandi cantautori italiani. Non sono mai stato un suo fan, ma quel che e' giusto e' giusto
Ave,
E' vero, Edoardo Bennato è un grandissimo cantautore, e ha sempre detto le cose come stavano, e con una certa 'dose' di poesia, sin dagli anni '70; sicuramente troppo poco apprezzato, per quello che in realtà vale.
Ave.
Non so per quale motivo opere musicali (anche se trattasi di "musica leggera" o "sono solo canzonette")come quelle scritta oggi da Edoardo Bennato non vengano rese note con tutta la forza che un lavoro decente meriterebbe.
Siamo sempre piu' schiavi dall'industria che nel campo musicale cerca di omologare la popolazione al ritmo dell'amore e dei suoni standard di Ramazzott e company.
Spero per me che scrivo su un giornale locale che questa opera sia portata in giro prima dalle radio e poi dall'Artista nel modo in cui si conviene ai lavori artistici che possano insegnare qualcosa.
grazie Osvaldo
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