Willa e Bill si rincontrano in casualmente un aeroporto dopo ben venticinque anni. In passato avevano avuto una storia e da allora non si sono più rivisti. A causa della bufera che impedisce a tutti i voli di partire sono costretti a trascorrere del tempo insieme raccontandosi le rispettive vite che hanno preso direzioni diverse: lei continua ad essere una donna libera e indipendente, mentre lui ha vissuto di recente un divorzio e tutto ciò che ne consegue. L’incontro inaspettato li porta a chiedersi cosa sarebbe successo se non si fossero mai lasciati e quale vita avrebbero vissuto insieme.
What Happens Later, in Italia Coincidenze d'amore è stato presentato in anteprima al Bif&st, e segna il ritorno di Meg Ryan dietro la macchina da presa dopo il deludente Ithaca del 2015. La sceneggiatura scritta dalla Ryan insieme a Steven Dietz e Kirk Lynn, si basa su una commedia teatrale Shooting Star di Steven Dietz. La presenza di Meg Ryan e David Duchovny tenta di catturare la nostalgia romantica dell'incontro tra ex amanti in stile anni ’90 non riuscendo però a creare l’effetto madeleine alla Harry, ti presento Sally. Purtroppo entrambi gli attori finiscono per apparire come ombre del loro passato glorioso con l’attrice, in particolare, visibilmente alterata dal tempo e dalla chirurgia estetica, mentre il personaggio che interpreta finisce per apparire come la parodia di quelli iconici del suo passato.
Inoltre la scelta di mescolare diversi generi, passando dal realismo alla fantasia, non contribuisce a rendere il film più interessante, ma risulta confuso e inconsistente. Coincidenze d'amore sembra essere una copia poco riuscita di altri film del genere, senza aggiungere nulla di nuovo o innovativo alla formula della romantic comedy. Inoltre, la mancanza di una vera identità visiva e narrativa rende difficile alla pellicola distinguersi da tutte le altre del genere, e lasciare un'impressione duratura sul pubblico. La storia sembra saltare da una scena all'altra senza una vera logica o sviluppo, il che rende difficile per lo spettatore seguire i personaggi e comprendere i motivi delle loro azioni. Non aiuta poi la scelta di negare allo spettatore una vera conclusione con un classico happy end tipico del genere.
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