- La recensione
- Matsumoto, un grande mangaka
- Sinossi
- Alcune immagini dal film
- Il mito di Capitan Harlock
- Il trailer
È il 9 aprile del 1979 quando il pubblico italiano “incontra” per la prima volta Capitan Harlock, uno dei personaggi più iconici dell'intera animazione giapponese in una serie tv divenuta leggendaria.
45 anni dopo, il pirata dello spazio creato dalla fantasia di Leiji Matsumoto torna al cinema con Capitan Harlock. L'arcadia della mia giovinezza, l’anime che narra la giovinezza del celebre corsaro.
Una grande reunion per tutti i fan
L’evento speciale sarà la più grande reunion al cinema dei fan di Capitan Harlock, pensata per festeggiare l’anniversario in compagnia dei personaggi storici della serie da Tochiro a Emeraldas passando per Mayu.
L’appuntamento nelle sale è fissato per il 20, 21 e 22 maggio grazie alla Stagione degli Anime al Cinema 2024, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Yamato Video.
La recensione
Capitan Harlock. L'Arcadia della mia giovinezza
Ritorna in sala il 20-21-22 maggio il film prequel della saga del pirata spaziale di Leiji Matsumoto.
LeggiMatsumoto, un grande mangaka
Per me un pirata è sinonimo di libertà. Ho compreso fin da giovane che un drappo pirata può rappresentare le vestigia di noi stessi, quando combattiamo per un ideale. L’Arcadia è un microcosmo, l’unione di tante persone che si aiutano a vicenda e non sanno se faranno mai ritorno dalle loro avventure.
Leiji Matsumoto
Il nostro ricordo di Leiji Matsumoto, che abbiamo anche incontrato a Lucca Comics & Games.
Addio, maestro Matsumoto
Il nostro saluto a Leiji Matsumoto, creatore di leggendarie serie anime e manga come Corazzata spaziale Yamato, Capitan Harlock, Galaxy Express 999, Queen Emeraldas, Danguard e molti altri.
LeggiL'incontro con Leiji Matsumoto a Lucca Comics & Games
Il maestro Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock, Galaxy Express 999 e La corazzata Spaziale Yamato ha raccontato alcuni aneddoti sul lavoro artistico e sui contenuti morali delle proprie opere in uno speciale incontro stampa.
LeggiSinossi
In Capitan Harlock. L'arcadia della mia giovinezza la guerra contro gli Illumidiani é perduta, la libertà una chimera. Un valoroso guerriero torna, stanco ma indomito, sul suo pianeta occupato: il suo nome è Harlock. Le città sono in rovina e i governanti corrotti non hanno esitato a vendersi all'invasore. Ma c'è ancora qualcuno che combatte per la libertà: Maya, la "voce" della resistenza; Zoll, il mercenario di Tokarga deciso a vendicare il suo popolo; Emeraldas, una piratessa spaziale. E infine Tochiro, legato ad Harlock da un'amicizia che si trasmette da generazioni, il geniale costruttore di una possente astronave che porta il nome di un'utopia: Arcadia. La battaglia per la libertà sta per iniziare.
Alcune immagini dal film
Il mito di Capitan Harlock
Spietato, idealista, leale e incorruttibile, Capitan Harlock è il pirata spaziale più famoso dell’animazione giapponese. Benda nera a coprire un occhio, cicatrice che gli attraversa il volto, un lungo mantello nero, stivali che anticipano il suo arrivo con passo leggero ma autoritario.
Capitan Harlock è prima di tutto un personaggio nato a fumetti nel 1977 per mano di Leiji Matsumoto, che al corsaro dello spazio aveva in realtà dedicato più di un’opera, quelle dove il protagonista è conosciuto come il “proto-Harlock”. In un manga del 1972, Gun Frontier, ambientato nel vecchio West, Harlock fa per esempio la conoscenza con il giapponese Tochiro: colui che diventerà nella fenomenologia della serie il suo migliore amico, nonché il costruttore geniale della nave Arcadia.
Il pirata diventa una star nel 1978 quando Toei dà vita alla celeberrima serie animata in 42 episodi diretta da Rintarō. Nell’anime l’Arcadia cambia colore rispetto al fumetto, un colore blu notte. Inoltre, per accentuare il tono drammatico e nostalgico della trama viene creato il personaggio di Mayu: la piccola è molto affezionata a Harlock e in più di un’occasione giocherà un ruolo centrale nell’affetto e nelle decisioni del pirata.
Se in Giappone il corsaro spaziale occupa le pagine dei principali mensili specializzati in animazione e viene omaggiato da numerosi libri illustrati, in Italia la popolarità della serie si fa registrare anche grazie al successo della sigla cantata da La banda dei bucanieri (Fonit Cetra), scritta da Luigi Albertelli con Vince Tempera.
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