Un regno in un luogo lontano, nel passato o nel futuro, chissà. Una principessa, Elian (con il simpatico animaletto di ordinanza), figlia del re e della regina di Lumbria. Alla vigilia del suo quindicesimo compleanno, che a Lumbria segna il conseguimento della maggiore età, sembra che la vita di Elian sia perfetta. Ma c’è un piccolo problema: una maledizione ha colpito i suoi genitori, che ora sono diventati due mostri. Tenere il segreto è complicato, e solo poche persone fidate a corte lo conoscono.
Dopo quasi un anno di questa situzione Elian si trova davanti a un bivio: diventare regina una volta maggiorenne, considerando la maledizione che ha colpito i genitori irreversibile, oppure intraprendere un viaggio nello stesso bosco incantato che li ha trasformati, per cercare un modo di spezzare il sortilegio.
Il film ha una precisa metafora, fin troppo esplicita. Ellian è nell’età in cui ci si distacca dai genitori, e in un certo senso si diventa reciprocamente dei mostri. Da entrambi i lati si parla come una lingua differente. Il vero nocciolo di Spellbound è un arco di trasformazione che, mediante il più classico dei viaggi iniziatici, cercando di risolvere l’enigma della trasformazione dei suoi genitori, consenta a Eliann di accettare che i cambiamenti fanno parte della vita, maturando anche consapevolezza di sé.
Temi universali, raccontati nei modi più svariati, con allegorie e metafore di ogni tipo, che si sono sempre prestati a un contesto di fiaba.
Ma la narrazione di una fiaba non può avere come obiettivo solo la spiegazione di un tema, deve anche essere divertente, appassionante, emozionare lo spettatore con colpi di scena. E qui purtroppo Spellbound di Vicky Jenson rivela alcuni limiti.
Spellbound è una produzione tecnicamente più dettagliata della media dei prodotti Netflx. Scenografie e animazioni sono di livello cinematografico. In campo ci sono talenti che hanno fatto la storia del film d’animazione: John Lasseter tra i produttori, Alan Menken alle musiche. Anche il cast vocale è di rispetto con Rachel Zegler nel ruolo di Ellian (Arianna Craviotto in italiano), John Lithgow, Nathan Lane, Javier Bardem e Nicole Kidman, tra i tanti.
Pur tuttavia questo insieme di talenti realizza un prodotto che non riesce a colpire, perché troppo diretto nello scopo didattico e di esplicazione della sua trama.
Dal 22 novembre 2024 su Netflix.
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