Captain America è tornato. Ma non è Steve Rogers, il super soldato della Seconda Guerra Mondiale, poi divenuto nell'era moderna il carismatico leader degli Avengers. Ad avere quest'onere in Captain America: Brave New World è bensì Sam Wilson (Howard Mackie), che dapprima era riluttante ad accettare il ruolo di successore del suo amico, arrivando persino a cedere lo scudo che il suo amico gli aveva passato, e poi ha accettato dopo diverse vicende, narrate nella miniserie The Falcon e The Winter Soldier.

Il mondo ordinario di Sam Wilson è costituito da missioni di sicurezza nazionale, contro pericolosi terroristi, non minacce cosmiche, raccontate con una sequenza vibrante e densa di tensione, spettacolare. Una presentazione che mescola il bond movie ai supereroi.

Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World

A capo del governo c'è l'uomo che fu in realtà un accanito nemico di Steve Rogers ai tempi degli accordi di Sokovia, il generale Taddheus "Thunderbolt" Ross (Harrison Ford). Ma adesso che è il Presidente degli Stati Uniti d'Americo, che il mondo post-blip sta diventando sempre più problematico, vorrebbe riprendere l'iniziativa Avengers e non solo. Con una nuova scoperta tecnologica, conseguenza degli eventi narrati in The Eternals, il metallo indistrittubile chiamato Adamantio, vuole sfidare l'economia del Vibranio, dando agli Stati Uniti e ai suoi alleati una centralità che ovviamente non è vista di buon occhio, contro la quale agiscono nell'ombra nemici potenti.

Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World

Contro Ross qualcuno agisce nell'ombra, manipolando assassini pericolosi come Sidewinder (Giancarlo Esposito), uomini di buon cuore come tanti bravi soldati, tra Isaiah Bradley , ovvero il "Cap Dimenticato" (il veramente ottimo Carl Lumbly) fino a una escalation che rischia di compromettere gli sforzi di pace mondiale.

Tutti eventi che mettono in luce i limiti umani di Sam Wilson, che è un ottimo agente, bene allenato, con un'ottima attrezzatura e un costume potenziato, ma non ha i superpoteri. Se Steve Rogers faceva a pugni con Thanos, Sam deve scendere dalle scale per saltare un piano. Riuscirà inoltre il volentoroso nuovo Falcon, Joaquin Torres (Danny Ramirez), a essere d'aiuto contro armi letali, nemici dall'intelligenza sopraffina, come il Capo (il bravo Tim Blake Nelson) e una minaccia di livello Hulk che si profila all'orizzonte?

Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World

Scopo della storia di Captain America: Brave New World è mostrarci come un uomini coraggiosi, in netta inferiorità numerica o di potere, possano comunque combattere contro minacce soverchianti.

Un "back to basics", più simile a Iron Man, che raccontava di un uomo dentro un'armatura, ma fragile nel corpo e nello spirito, che alle escalation di livello cosmico successive.

Nonostante le premesse, se lo spettacolo visivo non manca, siamo al minimo sindacale considerato il budget, non aspettatevi innovazioni tecnologiche, manca molta della tensione che invece ci faceva temere il peggio per i superuomini delle prime fasi.

Inoltre se la mancanza di superpoteri poteva essere occasione di un volano narrativo ad alta tensione, questa non arriva mai veramente.

E molto è dovuto a un cast efficace se si guarda alla muscolarità, Mackie ed Harrison Ford hanno la fisicità dei propri ruoli, ma non riescono mai a bucare lo schermo, ricostruendo quella magia che ci ha visti trepidare per le sorti degli Avengers.

Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World

Interprete di un paio di belle sequenze, anche d'azione, è Shira Haas, l'agente della sicurezza Ruth Bat-Seraph, personaggio che potrebbe avere sviluppi interessanti, protagonista di un arco di crescita forse repentino, guidato da un forte senso morale, ma credibile.

Se il film grazie anche a spiegazioni più o meno sintetiche, può essere visto come uno stand-alone, e non è necessario aver visto anche i film e le serie citati prima, già dalle prime sequenze i fan di vecchia data riconosceranno i semi delle prossime iperboli, collegate al mondo mutante, ai possibili multiversi, al destino di personaggi che vedremo nei successivi film. Tutti elementi disseminati tra gli interstizi dell'azione, fino all'inevitabile scena alla fine dei titoli di coda.