Solo uno scrittore bravo e storicamente preparato come Harry Turtledove poteva scrivere il ciclo della Guerra dei regni descrivendo un conflitto mondiale in un pianeta dove opera la magia. Le battaglie infatti possono essere vinte o perse grazie all’opera dei maghi. Con il romanzo ora in libreria dal titolo La fine dell’oscurità siamo arrivati al sesto e conclusivo volume. Un ciclo veramente “corposo” che l’autore ci fa seguire attraverso le vicende di molti protagonisti.
L’immancabile quarta:
Destreggiandosi tra i numerosi punti di vista dei personaggi, svelando le mille sfaccettature che rendono aleatori i concetti stessi di vittoria e sconfitta, Turtledove narra l'epilogo della guerra totale che scuote il continente del Derlavai. Le battaglie proseguono su ogni fronte, e mentre gli Algarviani portano avanti il loro folle piano di sterminio dei Kauniani, proseguono sempre più rapide le ricerche per disporre una nuova arma magica di distruzione di massa. Nel frattempo, tra l'Unkerlant e i suoi alleati si comincia a intravedere una frizione che potrebbe gettare le basi per un nuovo, immenso conflitto. Nel complesso panorama della guerra, Turtledove individua e porta avanti le vicende di alcuni personaggi, le cui vite a volte si intrecciano nella comune urgenza di trovare una via d'uscita dall'orrore in cui vivono. Potrà Vanai, la giovane kauniana, smettere di fingersi forthwegiana e rivelare la propria identità e quella della sua bambina? Riuscirà il maresciallo Rathar a convincere il suo re Swemmel che non sta complottando contro di lui? Dando un volto alle singole tragedie della guerra, Turtledove fa sì che il grido di orrore dei protagonisti sovrasti anche il boato dell'arma finale che porrà fine agli scontri.
La fine dell’oscurità di Harry Turtledove (Out of the Darkness, 2004, Traduzione Raffaella De Dominicis, Fanucci Editore, collana Il Libro d’Oro 149, pag. 649 - € 18,50 - ISBN 88-347-1117-3)
2 commenti
Aggiungi un commentoSe devo essere sincero, questo stile di Turtledove mi lascia un po' disorientato. Mi sono fatto regalare tutto il ciclo della Guerra dei Regni, dato che nelle recensioni Scende l'Oscurità aveva ricevuto un buon voto (Al contrario del buono del primo libro, Nell'oscurità). Ho letto le prime duecentocinquanta pagine aspettando ancora che succedesse qualcosa...
Trovo che mascherare le pistole con bastoni che lanciano getti magici sia qualcosa di patetico. Inoltre, la morte, la guerra, sono affrontati con scarsa serietà. Non mi è piaciuto nemmeno l'uso di nomi reali per le città di Algarve -se non ricordo male- del tipo Imola, Ducato di Bari, Trapani... è un peccato, perché mi aspettavo un ciclo interessante, appassionante e originale.
Ave,
: Al contrario, è tutto serissimo. Vai qui che ne abbiamo parlato diffusamente:
http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?t=2431&postdays=0&postorder=asc&highlight=turtledove&start=0
http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?t=3389&highlight=turtledove
Ave.
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