Il sito archeologico di Erlitou è situato nella provincia cinese di Henan e alcuni archeologi ritengono che le sue rovine siano quelle della capitale della dinastia Xia, che regnò fra il 2100 e il 1600 a.C.
Erlitou ha da poco restituito alla luce una statuetta a forma di drago lunga più di 70 cm e tempestata di 2000 turchesi. L'oggetto, risalente a 3700 anni fa, vanta, oltre a un alto valore artistico, un altrettanto significativo valore scientifico. Si pensa infatti che esso rappresenti la più antica raffigurazione totemica di un drago mai realizzata in Cina.
Nonostante il ritrovamento di statue anche più antiche - come per esempio quella in giada, risalente a 7000 anni fa, ritrovata nel sito neolitico presso Chifeng City (Mongolia), che raffigura un drago con la testa di maiale - l'archeologo cinese Du Jinpeng dell'Istituto di Archeologia della accademia cinese delle Scienze Sociali ha spiegato infatti che non ci sono prove indicanti la provenienza di tali oggetti direttamente dalla Cina centrale, né la loro connessione con le locali dinastie. Un'origine e un legame di cui, invece, il drago di Erlitou può fregiarsi a pieno titolo.
11 commenti
Aggiungi un commentoLo penso anch'io, e mi stupisce che nessuno da quelle parti ci abbia mai pensato...o forse ci hanno pensato ma i testi non arrivano fino a noi
Ummm.... per i Paesi di mia stretta competenza ( ) ci sono un po' di fattori che possono spiegare l'assenza (o meglio, una rarità) di una letteratura fantastica, e sono connaturati alla natura del genere. Insomma, con tutte le debite eccezioni, la letteratura fantastica è un genere di letteratura popolare di evasione, che sfrutta suggestioni legate all'immaginario fantastico.
Però:
- perché possa svilupparsi un genere di letteratura popolare, il tasso di alfabetizzazione deve essere tale da garantire un vasto bacino di lettori che si dedichino alla letteratura popolare (e, oltre al tasso di alfabetizzazione, è anche necessario che conducano uno stile di vita tale da poter avere il tempo di leggere, cosa spesso impossibile). Altrimenti è più facile che si sviluppino altri medium, più immediati, per la trasmissione di narrazioni popolari, in primis il cinema (e di fatto è questo che avviene), con la letteratura confinata a generi più "alti".
- le letture di evasione sono, c'è poco da dire, un lusso: per dedicarsi a una lettura di evasione, bisogna indubbiamente appartenere a un ceto medio/alto, che possa essere interessato a sfuggire dai problemi quotidiani (e, sempre parlando di Paesi di mia competenza, i problemi sono tali che è impensabile per la stragrande maggioranza della popolazione una qualsiasi forma di evasione che non sia legate ad aspirazioni e desideri ben concreti, cioé la letteratura sentimentale - che dilaga).
- per poter scrivere fantasy, è necessario che l'immaginario fantastico sia visto in modo diffuso con distacco... ci deve essere una secolarizzazione delle credenze popolari, altrimenti non è più fantasy - e questo avviene solo in fasce molto (spesso moltissimo) ristrette della popolazione.
Certo, si può pensare che potrebbero nascere narrazioni fantastiche all'interno delle comunità diasporiche, o rivolti per lo più a un pubblico europeo-americano. Ma questo, del resto, avviene. Che so, Somtow per la Thailandia, piuttosto che Vikram Chandra, la Divakaruni, fino anche a cose di altissimo livello (ma più di fantascienza) come Amitav Ghosh per l'India, ecc... ecc..
Byron, io te la butto lì senza impegno: mi sembra che da quel che hai detto, elaborando un po' i concetti, verrebbe fuori un articolo interessante per FM, e credo che il Mago mi appoggerebbe se ti proponessi di scriverlo (come ho detto, senza impegno cmq, non so se hai la disponibilità di tempo x mettertici). Vero Mago?
beh, se vi interessa (e non mi mettete fretta ), credo non ci siano problemi. Fatemi sapere, anche in privato, che caretteristiche dovrebbe avere ecc... ecc...
Interessante! Sia la notizia che la piccola esposizione di Byron, sono discussioni che fanno sempre piacere!
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID