La quarta incarnazione cinematografica del maghetto più famoso del mondo sta facendo furore nei cinema americani. Durante il suo primo weekend nelle sale Harry Potter e il Calice di Fuoco ha superato anche le più rosee previsioni collocandosi al quarto posto tra i film con il maggiore incasso d'apertura nella storia del cinema e tutto sembra far presagire una lunga e felice permanenza nelle file delle produzioni più viste.

Per capire la portata delle cifre di cui parliamo basta ricordare il distacco tra gli incassi di Harry Potter e quelli dei film che lo seguono al botteghino, dove il secondo classificato del finesettimana ha ottenuto solo 22,4 milioni contro i 101,5 del nostro giovane mago mentre tutti gli altri sono stati letteralmente spazzati via (trovate qui la recensione di FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/cinema/88).

Tali cifre, e le stime di entrate per le prossime settimane, sono più che sufficienti a spingere la Warner Bros a continuare a investire nei prossimi film della serie: secondo il quotidiano inglese Sunday Times, infatti, Daniel Radcliffe avrebbe ottenuto un contratto da 14 milioni di dollari per il quinto film già in pre-produzione.

L'unica nube che potrebbe oscurare tanto successo sarà presto nei cinema americani: si tratta del primo film del ciclo delle Cronache di Narnia. Sebbene il New York Times sostenga che sarà comunque Harry Potter a portare a casa la coppa della vittoria, la sfida si preannuncia interessante soprattutto per il futuro: il ciclo di Narnia di Lewis è composto da sette libri e nei prossimi anni potrebbe mettere in difficoltà gli ultimi tre film della saga del giovane mago.

In attesa dell'inevitabile confronto tra l'universo di Lewis e quello della Rowling, ci sembra interessante osservare un momento come lo scontro di queste due grosse produzioni sia indicativo del cambiamento che si è avuto nel mondo delle produzioni fantasy dopo il successo del Signore degli Anelli.

La conseguenza più importante del successo di Peter Jackson nel trasporre al cinema l'opera di Tolkien è che oggi nessuna major americana rifiuterebbe di investire in una grossa produzione fantasy. Non è un dettaglio da poco: il cinema ha cominciato forse per la prima volta a guardare le produzioni fantastiche con attenzione.

Chi era abbastanza grande ricorderà il clima di cronica pochezza di dieci anni fa e la difficoltà nel trovare produzioni che non risentissero di budget bassissimi. Il cinema fantastico era prevalentemente cinema di fantascienza e, una volta ancora, il fantasy era considerato prodotto per bambini. Per fortuna un pazzo neozelandese ha cercato di dare giustizia all'opera fantasy per eccellenza dimostrando che c'era un pubblico adulto che aveva fame di queste cose.

Oggi, a distanza di qualche anno dall'uscita del Signore degli Anelli, possiamo dire che il successo straordinario della trilogia di Jackson è stato come un sasso in uno stagno e sta avendo effetti a lungo termine sul cinema fantastico e sulle produzioni blockbuster degli ultimi cinque anni e di prossima produzione. Lo stesso Harry Potter ha guadagnato dalla concorrenza puntando progressivamente su uno stile più adulto e cupo.

Il ciclo di Narnia è il primo di questa nuova serie di produzioni e l'unico, per ora, a poter mettere seriamente in difficoltà la saga cinematografica di Harry Potter ma non è difficle immaginare che, se gli incassi restano sulle cifre che abbiamo detto, altri seguiranno.

Come appassionati ci auguriamo solo che nella loro ansia di trovare nuovo materiale fantastico da sfruttare le case di produzione sappiano scegliere con criterio.