- Scoprire l'ignoto con un tono aristocratico
- I draghi restano al centro
- Alla scoperta del libro
- Bonus dragologico
Come mai oggi non abbiamo alcuna prova dell'esistenza dei draghi? L'autrice Marie Brennan ha avuto un'intuizione tanto brillante quanto originale: ovvero che i draghi quando muoiono… si dissolvono! Ossa, zanne, squame, artigli, tutto quanto. Ecco perché sono così rari e importanti da studiare e preservare. Dunque, attraverso gli occhi di Lady Trent, una coraggiosa naturalista, si esplorerà un'epoca Vittoriana alternativa in un percorso avventuroso e di crescita della protagonista visto da due punti di vista della sua vita: la voce narrante da anziana e quella della giovane esploratrice anticonformista.

In un affollatissimo e partecipato incontro a Book Pride, Benedetta Anna Belloni e Giulia Maria Campana di Armenia Edizioni insieme a Giorgia D'Aversa conosciuta sul web come @passioneretorica hanno introdotto i visitatori dell'evento alla serie Le memorie di Lady Trent della scrittrice americana, presentando il primo volume, Storia naturale dei draghi, che arriverà sugli scaffali dal 9 aprile. I seguenti quattro non si faranno attendere; infatti entro la fine di quest'anno ne arriveranno due e la saga vedrà la conclusione nel 2026.
Le disponibilissime editor hanno tranquillizzato gli ospiti, affermando che il primo volume è autoconclcusivo. Tuttavia, sono convinte che ai lettori non mancherà la voglia di proseguire con i successivi, perché andranno a espandere il mondo, si scopriranno nuove specie di draghi esplorando nuove località e soprattutto si approfondirà la storia di Lady Trent, tra le difficoltà di essere una donna votata alla scienza in quell'epoca, agli amori ma soprattutto alle avventure alla scoperta dell'ignoto e, ovviamente, delle mitiche creature che tanto ci affascinano.
Scoprire l'ignoto con un tono aristocratico
Storia naturale dei draghi, nonostante il titolo, non affronta solo l'aspetto naturalistico alla scoperta di queste creature, bensì è anche un'intensa avventura. Lady Trent esplora ambienti sconosciuti e pericolosi, dove i draghi sono veri e propri animali e vanno indagati come creature sconosciute, prestando attenzione alle loro abitudini, ai territori di caccia e molti altri aspetti. Questo percorso avventuroso procede di pari passo con la sua crescita, perché si tratta di una sorta di diario autoronico della protagonista ormai anziana che racconta le proprie avventure di gioventù. Dalla scoperta di un libro proibito che le ha stuzzicato la curiosità e la ricerca di conoscenza che persevera nonostante le venisse preclusa, essendo una donna.
Con cipiglio aristocratico, misto di humour simpatico e criticamente altezzoso tipico delle cronache inglesi, Lady Trent spesso rimbecca molte scelte fatte da se stessa giovane, riviste col senno di poi. Il tono della narrazione poi cambia quando si focalizza nel passato. Lì è molto più impulsivo e vivace perché è più giovane e sta vivendo le avventure in prima persona.
Non può mancare ovviamente la storia d'amore. All'epoca era inconcepibile che una donna non avesse marito; ma lei, fedele al proprio carattere, ne cerca uno che ami i draghi. E lo trova. Un personaggio molto positivo, che la supporta, diventando anche un vero e proprio amico e confidente, non solo un amante, lasciandola libera di fare quello che le piace.
Il tema femminista, quindi, è inserito nella storia con naturalezza, precisano le relatrici. Lady Trent si impegna in una lotta principalmente per se stessa, coerentemente con il periodo storico.
Ecco perché può essere apprezzato anche da coloro che non amano il genere fantasy ma vogliono comunque approcciarsi gradualmente al genere. Il target è per un pubblico piuttosto giovane, i cosiddetti young adult, ma racchiude tanti sottogeneri che possono essere apprezzati da chiunque: romanzo in costume, fantastico, avventura, investigativo, romantico.
I draghi restano al centro
Naturalmente il motore narrativo non si misura in cavalli, bensì in draghi. Lady Trent è curiosa in tutti gli ambiti della vita e oltre alla sua ricerca si specializza anche nel disegno, che la aiuta a ritrarre tutte le specie che incontra, così da approfondire la sua ricerca scientifica.
Siccome il mondo è a conoscenza dell'esistenza dei draghi, l'autrice ha ideato molte soluzioni che la società ha messo in atto per studiarli e preservarli, poiché sono creature rare e non resta loro traccia dopo la morte, come uno zoo dei draghi.
I draghi possono avere anche molti altri impieghi. E l'umanità non manca mai di farsi riconoscere, poiché trova il modo per coinvolgerli anche in guerra. Marie Brennan, infatti, è un'antropologa. Perciò riesce a includere nel romanzo molta della propria esperienza nel campo di studi e l'aspetto scientifico messo in scena risulta molto rigoroso.

Alla scoperta del libro
Il volume è arricchito da illustrazioni dei principali draghi che Lady Trent incontrerà nelle sue avventure e il testo è stampato con un tono di seppia, per conferire un tono vintage e allo stesso tempo per non affaticare la lettura.
Un romanzo straordinario sotto ogni aspetto
commenta Christopher Paolini, l'autore del Ciclo dell'Eredità, il fenomeno letterario che vede protagonisti la draghessa azzurra Saphira e il cavaliere di draghi Eragon. A giudicare da quest'opera, Marie Brennan di colloca tra i migliori autori di fantasy e fantascienza.
Bonus dragologico
Un bonus per coloro che non sono mai sazi di draghi, segnaliamo che anche noi abbiamo la nostra dragologa italiana. Francesca D'Amato, con Le migrazioni dei draghi ha realizzato un libro che affronta la creatura mitologica con un taglio scientifico e accademico e recentemente ha raccolto molte leggende sui draghi provenienti da molte regioni d'Italia con In Cerca di Draghi.
Una giornata a Stranimondi
Alla Casa dei giochi di Milano ogni anno si ritrovano insieme autori, editori e lettori del genere fantastico, pronti a scambiare quattro chiacchiere e scoprire cosa riserva il mercato degli affascinanti e strani mondi che possiamo esplorare sfogliando le pagine.
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