Era nato a Como il 25 settembre 1934 Giuseppe Pontiggia, affermato romanziere e critico, vincitore di diversi premi, tra i quali lo Strega e il Campiello.
Aveva esordito con un romanzo autobiografico sul lavoro in banca, dove era entrato giovanissimo senza terminare gli studi per necessità economica. La morte in banca fu letto da Vittorini che incoraggiò Pontiggia nella carriera di scrittore.
Collabora con case editrici come Adelphi e Mondadori, e dagli anni Settanta cominciano a uscire le sue opere di maggior successo: L’arte della fuga (1968), Il giocatore invisibile (1978), Il raggio d’ombra (1983). Nel 1989 vince il premio Strega con La grande sera e nel 1993 il Super Flaiano con Vite di uomini non illustri.
Ma l’opera forse più intensa è Nati due volte, vintitrice del Campiello nel 2001, la storia autobiografica sulla vita con un figlio handicappato.
L’ultimo romanzo, Prima persona, è uscito nel 2002.
Ha tenuto per molti anni dei corsi di scrittura al teatro Verdi di Milano. Oltre ad avere sperimentato una sorta di laboratorio "radiofonico" di scrittura qualche anno fa, per l'emittente RadioRai, ha pubblicato numerosi interventi sull'argomento.
Giuseppe Pontiggia è morto il 26 giugno in seguito a un collasso cardiocircolatorio.
1 commenti
Aggiungi un commentoLo so la notizia non avrebbe cittadinanza nel nostro sito, ma ho pregato ugualmente Silvio di pubblicarla. Ho Conosciuto Pontiggia dieci anni fa, partecipando ai suoi corsi di scrittura creativa, l'ho rivisto lo scorso anno, provato ma con la stessa carica e l'immutato sense of humor.
Era ingrassato (è un uomo imponente) ma come lui stesso amava dire: 'valeva tanto quanto pesava'.
Tenevo che fosse ricordato anche qui.
Addio Giuseppe
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