La Walden Media, società che ha portato sul grande schermo Le Cronache di Narnia e che sta sviluppando Charlott's Web e Un ponte per Terabithia, si è aggiudicata i diritti di un altro importante titolo del vasto panorama della letteratura per ragazzi: La città delle Bestie di Isabel Allende, il primo libro della trilogia delle Avventure dell'Aquila e del Giaguaro.
Il film sarà prodotto da Barrie Osborne, che ha prodotto la trilogia del Signore degli Anelli, mentre l'adattamento del romanzo è stato affidato a David Rothenberg.
Protagonisti di questa storia ambientata nella mistica foresta amazzonica sono Alex, californiano di quindici anni che a causa della malattia della madre è costretto a partire alla volta del Sudamerica al seguito delle nonna reporter di professione, e Nadia, figlia tredicenne della guida della spedizione. Gli uomini bianchi sono alla ricerca della leggendaria Bestia che, con il suo odore, paralizza chi la incontra.
Alex e Nadia vivranno avventure eccezionali, incontreranno animali feroci e creature magnetiche, sfioreranno il segreto della mitica città di Eldorado e riusciranno a sventare il piano per lo sterminio del Popolo della Nebbia. L'incontro con gli indios e il loro sciamano cambierà per sempre la vita dei due ragazzi che scopriranno il profondo legame con i loro animali totemici, l'aquila e il giaguaro, e la verità sulla bestia.
In Italia, La città delle bestie e le successive avventure di Alex e Nadia, Il regno del Drago doro e La foreste dei pigmei, sono edite dalla Feltrinelli.
7 commenti
Aggiungi un commentoIo la Allende non la reggo proprio. Ho letto d'amore e d'ombra e l'ho trovato passabile, ma la casa degli spiriti proprio non lo sopporto.
a me invece è piaciuto.
certo, la vicenda non è esattamente incredibile, e sinceramente non credo che sia un gran libro, ma trovo la tecnica di scrittura della allende estremamente piacevole, come quella di una vecchia nonna che ti racconta la storia del mondo intorno al fuoco, e riesce a dare una marcia in più a tutto il resto solo col suo mado di narrare
In effetti, anche se non rientra tra i grandi capolavori della letteratura, anche a me non è dispiaciuto, la narrazione è piacevole e lineare tutto sommato, e il punto forte dell'intera saga sono gli aspetti "antropologici" e l'ambientazione.
Proprio per questo sono alquanto perplesso per quanto riguarda la trasposizione cinematografica, se mirano alla mera trasposizione della storia verrà fuori una favoletta senza grandi meriti...
Io della Allende ho letto 'La casa degli spiriti' e mi è piaciuto molto, anche se non è proprio il genere di libri che preferisco. Della trilogia di cui si parla ho letto solo il secondo, 'Il regno del drago d'oro', ma non mi ha entusiasmato. Comunque se faranno il primo al cinema lo andrò a vedere, qualche volta i film sono meglio dei libri...
Questa trilogia era un pò diversa dai soliti libri della Allende ed era chiaramente indirizzata a un pubblico giovane. Leggendo il Regno del Drago D'oro, Imo, non sei stata molto fortunata, perchè è un libro pieno di stereotipi sull'oriente che difficilmente può coinvolgere più di tanto il lettore, però fai bene a confidare nella resa cinematografica. Credo possa uscirne del buono
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