Il convegno è iniziato alle 17 e 17 minuti. Dopo l'apertura di Giuseppe Falcinelli, presidente della pro loco di Corinaldo, e il discorso del sindaco Scattolini, la giornalista Domizia Carafòli ha spiegato perché, oggi, l'arte farebbe paura. "L'arte non deve più aver paura nel paese che è il paese dell'arte", ha dichiarato.
Dopo l'intervento del pittore Walter Bastari, è stato il turno Carlo Ambrosini, autore e disegnatore di Dylan Dog. E ancora: il critico d'arte Fabio Ciceroni, il pittore Leandrò Memè, Alberto Berardi, presidente dell'Ente Carnevalesca di Fano e Stefano Furini, 1° violino del teatro "G. Verdi" di Trieste.
Sgarbi, in straritardo, arriva a circa un quarto alle nove. Ecco le sue parole: "Mi sembra un'iniziativa importante che un argomento, come quello della paura, diventi il tema di un incontro. Normalmente la paura è qualcosa che uno sente e di cui si vergogna. Nell'arte, e in generale nell'espressioni creative, è tutta la parte oscura, misteriosa, la parte che riguarda l'inconfessabile che diventa materia della confessione letteraria o della confessione creativa di un artista".
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