Dopo anni di assenza torna in libreria un nome mitico per i lettori: Stephen R. Donaldson, con la ristampa del romanzo La conquista dello scettro, primo volume de Le cronache di Thomas Covenant l’Incredulo. Il ciclo è stato pubblicato tra il 1989 e il 1993 ottenendo un grande successo ed è stato ristampato in economica prima del 1995; per questo motivo molti lettori non lo conoscono e non trovano i volumi se non con lunghe e tediose ricerche sulle bancarelle dell’usato. Quello che colpisce il lettore nel racconto è la figura di Thomas Covenant, un uomo dei nostri tempi affetto dalla lebbra, che improvvisamente si trova sbalzato in un altro mondo, dove viene considerato un eroe. Ma Thomas non si sente affatto calato in questo ruolo; a differenza di molti romanzi con eroi ipermuscolosi e forzuti che si gettano nella mischia senza tanti perchè, lui nega totalmente questa possibilità. Non vuole neanche credere di essere in un altro mondo, ma si lascia travolgere dagli eventi.
La quarta:
"Thomas Covenant è un uomo dei nostri giorni, ma è un emarginato, abbandonato dalla moglie e allontanato dalla società. Thomas Covenant ha la lebbra. La sua vita è ormai un cupo susseguirsi di lotte contro l'isolamento e la follia. Ma un giorno si ritrova proiettato in un altro mondo, una terra minacciata dalla follia di un mostro e dai malvagi piani di conquista di un semidio, Lord Inganno. Laggiù, nella Landa, Covenant dovrà suo malgrado vestire i panni dell'eroe, onorato come la reincarnazione di un eroe leggendario, Berek Mezzamano, e armato del mistico potere dell'Oro Bianco, che da solo è in grado di proteggere i Signori della Landa dal malvagio Lord Inganno. La sua si rivelerà un'incredibile e talvolta drammatica avventura, alla riscoperta di sé stesso e dei magici poteri racchiusi nell'anello nuziale che porta ancora al dito. Tra giganti, guerrieri e creature feroci, Donaldson ci guida in uno scenario di magie e forze elementali, in un territorio fantastico dove la lotta tra il Bene e il Male non ruota più intorno a candidi eroi ma a un uomo solo, triste e pieno di rabbia, con un forte desiderio di riscatto."
La conquista dello scettro di Stephen R. Donaldson (Lord Foul’s Bane, 1997, Traduzione Raffaella De Dominicis, Fanucci Editore - collana Collezione Fantasy, Pag. 473 - € 18,50 - ISBN 88-347-1137-8)
17 commenti
Aggiungi un commentoBeh, lui è abbastanza "Monnezza" proprio per scelta editoriale.
Ave,
Assolutamente d'accordo. Questa nuova collana durerà poco, anche perchè non mi sembra proponga qualcosa di cui si sentisse la mancanza.
Davvero non capisco cosa passi per la testa all'editore: con fantascienza, fantasy e opere fantastiche molto 'al confine' si vende e si va forte, ma invece di preoccuparsi di dare visibilità e attenzione a un Burgess o a una Angela Carter, giusto per fare due nomi di grande qualità nell'ambito del fantastico 'di confine', ci si impegola in una collana definita 'epocale'...mah...
Poi ci perdono i soldi e si lamentano, e li vogliona da noi...
Tornando più IT, la storiella più o meno la conosciamo, ma 'ste cronache di Thomas Covenant come sono? Diamo qualche bel commento, dai.
Divus Imperator Dixit.
Il personaggio di TC a Napoli lo si definirebbe un "Omo e'mm..."
Na "Monnezza" a Roma
"Rumenta" in Liguria
"Rusco" in Padania...
Hai presente come Napoleone definì Taillerand dopo la campagna del 1809?
Bene, TC le "braghe di seta" non le ha.
non concordo con le critiche a fanucci. Sono il primo a dire che certe traduzioni fanno schifo, ma nel complesso può capitare. Altre sono molto benfatte (penso alla hobb, o a mieville, che per altro scrive in modo complesso).
Criticare chi fa scelte di tipo commerciale mi pare quanto meno poco realistico. Le case editrici devono far soldi. Punto.
Poi, ci fossero concorrenti che si comportano meglio.La mondadori pubblica brooks, martin nel modo che conosciamo, ed una serie di cose che tirano, senza andare a pubblicare, anzi, RIpubblicare, cose diciamo classiche, vendute in passato (merrit, pratchet e altri che non mi vengono in mente).
Armenia che fa? ci propina dragon lance e ci mette anni a farci riavere death gate (fiore all'occhiello erikson...ma vediamo se diveiderà i prossimi volumi)
Per me di Covenant è bella l'idea di base, ma a parte il primo libro (che cmq ha momenti di stanca), il resto mi fa BZZZZZZZZZZZ
Pero' avrei sempre voluto assaggiare l'aliantha ...
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