Chi ha letto il romanzo Eragon, di Christopher Paolini, sa di cosa stiamo parlando: nel libro, la magia consiste nel conoscere e pronunciare correttamente i nomi ‘veri’ delle cose, in una lingua antica come il mondo e sconosciuta ai più.
E così, pronunciare il vero nome del fuoco, brisingr, produrrà fiamme; urlare il vero nome dei rami, vöndr, farà apparire un ramoscello lungo e sottile; böetq istarli dovrebbe essere qualcosa come l’incendio, e via dicendo.
La pellicola tratta dal libro, che in questo periodo viene girata in Ungheria per la regia di Stefen Fangmeier, dovrà per forza di cose riprendere questo aspetto essenziale dell’opera letteraria.
Il regista si è però accorto di un piccolo, grande problema: le parole nella lingua della magia inventate da Paolini hanno un suono molto sgradevole, quando non sono proprio impronunciabili.
Il dialogues coordinator del film, Lion Tuimoué, ha rilasciato di recente una dichiarazione al mensile Motion Picture che suona più o meno così: “Purtroppo il lavoro di Chris (Paolini, n.d.r.) ha delle componenti che, per quanto affascinanti e d’atmosfera, male si adattano al cinema. Ci siamo accorti, durante le riprese, che la lingua magica usata da Eragon nel libro non può funzionare su pellicola. La serietà del lavoro che stiamo facendo ci impone l’uso di un linguaggio strutturato. D’accordo con Chris, abbiamo deciso che i tempi stretti e i suoi impegni nella stesura del terzo romanzo della serie, non ci danno il tempo di inventare una lingua tutta nostra, come fece Tolkien.”
Le dichiarazioni ufficiali finiscono qui, e così risultano un po’ criptiche. Ma Motion Picture, che ha realizzato il servizio direttamente sul set, riporta voci secondo le quali la produzione sta valutando la possibilità di usare una della varianti dell’Algonchino, la lingua delle tribù degli Indiani d’America originari della zona dell’Ontario.
Staremo a vedere, mentre ricordiamo che il film, prodotto da Fox, dovrebbe uscire nelle sale il prossimo Natale.
Nota della redazione: Come la data di pubblicazione poteva suggerire, la notizia soprariportata e frutto di pura invenzione e stilata allo scopo di farvi sorridere nella giornata dedicata agli scherzi. Speriamo di avervi portato un po' di buonumore
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