Apriti cielo! Stavolta Harry Potter sarebbe addirittura responsabile della conversione di un sacerdote, passato dalla Chiesa episcopale alla Wicca, la via spirituale incentrata sulla sacralità della natura e sulla doppia valenza, maschile e femminile, della divinità.

Il protagonista della vicenda è il quarantunenne Wayne Haney, insegnante di Storia alla North Branch High School in una contea rurale del Michighan, Lapeer County, situata a circa 80 miglia da Detroit. Dopo aver servito per cinque anni come ministro per la Chiesa episcopale del New Hapshire Hanley inizia a nutrire dei dubbi su ciò che va predicando dentra in una profonda crisi esistenziale che richiede addirittura un trattamento psicologico.

Secondo la testata Battle Creek Enquirer, è proprio durante questa crisi che Haney inizia a leggere le avventure di Harry Potter. Il tema della magia inizia così a incuriosirlo e lo spinge ad approfondire attraverso ricerche via Internet e altre letture. Finchè non si imbatte in un gruppo Wicca cui decide di aderire assieme alla moglie. Da allora Haney è diventato un ministro di quel culto, vivendo un'esperienza religiosa priva, a sui dire, di quel pesante senso del dovere che sarà premiato solo nella vita ultraterrena e che caratterizza tutte le branche più intransigenti della religione cristiana.

Una storia singolare che non mancherà di essere usata dai detrattori del maghetto occhialuto, a riprova della presunta minaccia che questo personaggio rappresenterebbe. Resta però da capire, come sempre, quale sia il legame in grado di perfezionare l'equazione "magia inventata" = "magia praticata".

In poche parole, come si possa passare da un fantasioso "Expecto Patronum" ai riti sabbatici durante gli equinozi e i solstizi...

Resta questo, da sempre, il punto debole delle accuse in capo a Harry.