Si chiama Zeno e potrebbe rivoluzionare il modo di creare cinema e videogiochi. George Lucas ha presentato la nuova piattaforma software, creata dalla Lucasfilm, durante la recente conferenza dei progettisti di videogiochi tenutasi a San Jose. Le società che fanno capo al creatore di Star Wars lavorano ormai da anni su due fronti: Industrial Light & Magic produce effetti speciali digitali per Hollywood e LucasArts sviluppa videogames derivati dai film stessi. Ma come ricreare nel gioco lo stesso feeling sensoriale del film? Come coordinare alla perfezione il lancio commerciale dei due prodotti?
Lucas ha deciso che è tempo di usare la forza. Avere due staff creativi per cinema e videogames vuol dire raddoppiare il lavoro di elaborazione digitale. Spesso non è stato facile per Industrial Light & Magic e LucasArts comunicare con efficienza e tempestività. Grazie a Zeno, progettisti di giochi e cineasti useranno lo stesso insieme di oggetti digitali e le stesse sceneggiature. Il software fonderà di fatto i due staff in un unico gruppo di lavoro.
Zeno, creatore di mondi digitali
Il responsabile della Industrial Light & Magic, Steve Sullivan, spiega: "Fra le nuove opportunità che Zeno offre ai registi c'è quella della pre-visualizzazione. L'ha voluta lo stesso George. E' uno strumento di rendering rapido per creare subito una visualizzazione digitale in tre dimensioni della scena che si intende girare. E' come avere una sceneggiatura scritta in forma di videogioco. Invece di descrivere sulla carta i movimenti di camera, li crei direttamente sul modello 3D".
Gli fa eco Chris Williams, direttore della progettazione di videogiochi presso LucasArts: "Oggi produciamo scene filmate molto rapidamente, ma dalla qualità di gran lunga inferiore a quella cinematografica. Industrial Light & Magic gira scene d'altissimo livello tecnico ma in tempi molto più lunghi. Lucas ha colto le esigenze di entrambe le società e le ha coinvolte nella ideazione di Zeno"
"I cineasti risparmieranno tempo" - continua a spiegare Williams - "I modelli 3D della sceneggiatura sono modificabili all'infinito e già completi di effetti speciali in forma grezza. Noi progettisti di giochi avremo visibilità completa della sceneggiatura fin dalle fasi di bozza e, quando i registi avranno ultimato il lavoro, preleveremo da Zeno scene d'alta qualità. Di fatto, nel film e nel gioco vedrete le stesse sequenze filmate."
Ciak, azione?
Zeno promette quindi di portare giochi e film in una galassia lontana lontana da quella attuale. A quando allora le prime visioni? Le due società invitano alla pazienza: "Il software è pronto, ma mostrerebbe tutta la sua potenza solo in progetti del calibro di Star Wars o il Signore degli Anelli. Per ora non è in vista una produzione di questo tipo, ma non vediamo l'ora di mettere alla prova Zeno. State certi che lo useremo alla prima occasione."
Qualche illazione circola già. Probabili candidati all'utilizzo di Zeno sembrano essere la imminente serie televisiva di Star Wars e il quarto film dedicato a Indiana Jones. Che Zeno sia con loro!
10 commenti
Aggiungi un commentoEffettivamente...
Si, visto...
Aspetteremo i nuovi sviluppi e risultati di Zeno
Nel frattempo ho editato la parte del mio messaggio che hai quotato per renderla più chiara
visto.
Va bene che per me un pc è un pulsante in un solido, che fa tante lucine e ogni tanto sembra che decolli, però per i programmatori capoccioni di Silicon Valley e zone limitrofe una cosa del genere non doveva essere difficile.
Non dico che ci doveva pensare quando uscì il primo guerre stellari, ma con la tecnologia di oggi e il ritmo al quale si sviluppa, forse i tempi potevano essere maturi già da un pò.
Però ripeto: per me il pc è ecc ecc
Non hai tutti i torti. Ritengo che solo la frase "poteva pensarci prima" è fuorviante
Difficile? No. Con risultato affidabile e utilizzabile? Dipende dallo sforzo di sviluppo software e dalle tecnologie hardare disponibili. La prima cosa dipende dai soldi e il tempo che ci metti. La seconda da "quello che c'è in giro al momento".
Però anche se non difficile potrebbe essere "lungo". Probabilmente a questa cosa ci stanno lavorando da anni. E solo adesso ritengono di avere in mano un sistema utilizzabile al 100%, sicché ne danno l'annuncio.
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